Popolazione / Il caso

Un Trentino di vecchi: sempre meno figli, per la prima volta gli ottantenni sono più dei neonati

Le cifre nel rapporto dell’Agenzia per la Famiglia, e i sindacati attaccano: servono agevolazioni al lavoro delle donne, ma da un anno la giunta non fa nulla

TRENTO. In ottantenni che neonati: gli anziani con 80 anni sono in questo momento 4275, i neonati 4204. L’età media dei trentino è ormai a 54 anni, e i nuovi nati sono costantemente in calo. Sono i dati pubblicati dall’Agenzia per la famiglia della provincia nel corso del webinar di ieri, che analizzava l’attuazione delle politiche per la famiglia in Trentino.

Il forte calo di nuovi nati è un dato. Il continuo crescere dell'età media, dall'altra, ne è il contraltare. Nei dati (che trovate in forma completa nel PDF in basso) una analisi completa: non solo le madri fanno pochi figli, ma li fanno sempre più in età avanzata. Così anche per il matrimonio: la media delle spose era di 28 anni, oggi è salita a 33 anni.  Ma è il matrimonio che è in crisi e molte coppie fanno figli senza sposarsi: quasi il 40 % dei bambini nascono al di fuori del matrimonio.

I matrimoni durano poco: raddoppiati i divorzi negli ultimi 20 anni, ad oggi metà delle coppie sposate divorzia o si separa.

"Con meno di 4.000 nuovi nati l'anno e con una percentuale di anziani in crescita esponenziale, il Trentino dovrà gestire a breve termine un'importante sfida demografica, potenziando e innovando le misure di welfare pubblico, anche in chiave inclusiva". Lo affermano, in una nota, i segretari di Cgil, Cisl e Uil del Trentino in riferimento all'ultimo rapporto dell'Agenzia provinciale per la famiglia su famiglia, natalità e demografia.

"Ormai quasi un anno fa abbiamo chiesto alla Giunta provinciale di aprire un confronto con le parti sociali per definire e condividere strategie e strumenti per gestire il calo demografico e l'invecchiamento della popolazione. Da allora non si è fatto nulla", scrivono i segretari, chiedendo misure per l'occupazione femminile, l'inserimento lavorativo dei giovani e di conciliazione per i genitori.

Sulla riforma del welfare per gli anziani, i sindacalisti chiedono poi più risorse. "Per la riorganizzazione verso il territorio dei servizi dell'Azienda sanitaria la Giunta stanzia una miseria, solo 400.000 euro che non potranno dare alcuna risposta, con il rischio che siano di nuovo le famiglie a doversene far carico".

I GRAFICI E I DATI

Il declino della natalità in Trentino e in Italia 

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