Giustizia / Scuola

La decisione del Tar di Trento: «Bocciato, non è colpa del Coronavirus»

Le insufficienze erano molto numerose e pesanti, eppure secondo i genitori del ragazzo lo scarso rendimento era da attribuire anche alle difficoltà incontrate con la didattica a distanza

TRENTO. Bocciato, ma la colpa sembrerebbe non essere dell'emergenza Covid 19, ma di un disastroso rendimento scolastico. Le insufficienze erano molto numerose e pesanti, eppure secondo i genitori del ragazzo lo scarso rendimento era da attribuire anche alle difficoltà incontrate con la didattica a distanza e dunque in seguito all'emergenza Covid.

Il Tar di Trento, presidente Fulvio Rocco ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dall'avvocato Francesco Barletta ritenendo che in questa fase cautelare non ci sia il fumus boni iuris, anche se la questione della bocciatura andrà ora approfondita in occasione dell'udienza di merito. Nell'ordinanza con cui il Tar ha negato la sospensiva dello scrutinio finale negativo e degli atti conseguenti, ma i giudici compensano le spese di giudizio vista «la parziale novità del primo motivo di ricorso», vale a dire il tema dell'emergenza sanitaria.

«Il ministero del'Istruzione - sottolinea l'avvocato Barletta, specializzato in contenzioso amministrativo legato al mondo dell'istruzione - nel maggio scorso aveva emanato due note circolari in cui aveva invitato gli istituti a tenere conto della particolarità del trascorso anno scolastico: difficoltà per la didattica a distanza ma anche problemi di natura epidemiologica. E così in molti casi si è bocciato come fosse un anno normale, mentre la scuola avrebbe dovuto verificare, motivandola nel dettaglio, se le difficoltà nel rendimento scolastico andassero attribuiti o meno all'emergenza Covid. Anche in questo caso affrontato dal Tar di Trento contestiamo, tra l'altro, una carenza di motivazione.

I giudici scrivono: «tenuto conto del prospetto delle assenze dell'alunno, non è dimostrato che l'emergenza sanitaria determinata dal Covid 19 abbia inciso in modo determinante sul rendimento scolastico dell'alunno». Di più sapremo al deposito della sentenza di merito, ma evidentemente il collegio ha ritenuto il Covid come un fattore importante che però ha danneggiato tutti gli studenti e non solo il ricorrente, bocciato non a causa del Covid ma per un pessimo rendimento scolastico.

Nel suo sito web l'avvocato Barletta sottolinea che si può fare «ricorso contro bocciatura da Covid-19 (tutte le bocciature deliberate in periodo di Covid-19, cioè nell'anno scolastico 2020-21, sono contestabili) e ricorso contro i voti riportati in pagella a seguito di Covid-19 (è possibile contestare i voti, i debiti formativi ed i crediti scolastici anche in caso di promozione alla classe successiva. La didattica a distanza, infatti, - secondo il legale - è illegittima).

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