Rsa in difficoltà per i dipendenti no vax sospesi, i sindacati all'attacco
Nel mirino dei dimostranti Stefania Segnana, accusata di non essere all’altezza della situazione in questo delicato frangente
TRENTO. Proteste a Trento questa mattina, 9 settembre, per la situazione del personale sanitario sospeso nelle Rsa. Un presidio di operatori socio sanitari e infermieri organizzato dalla funzione pubblica della Cgil è stato organizzato davanti all’assessorato alla Salute in via Gilli.
Un piano di assunzioni straordinario per le case di riposo trentino, la revisione dei parametri di assistenza nelle Rsa, risorse per il rinnovo del contratto. È quanto chiedono i sindacati che stamattina hanno organizzato un presidio davanti alla sede dell’assessorato alla salute in via Gilli, a Trento. Parole dure nei confronti della giunta e dell’assessora Segnana: «Superficiale e ipocrita: servono risorse, non parole»
Case di riposo e contratto, presidio dei sindacati per smuovere Segnana: «Assessora superficiale e ipocrita»
Durante la manifestazione sono stati domandati maggiori investimenti e più risorse umane per i maggiori carichi di lavoro a fronte delle sospensioni del personale non vaccinato, assunzioni e stabilizzazione del personale e lo sblocco di oltre 3milioni di euro per dare il giusto riconoscimento agli operatori socio sanitari e alle case di riposo, chiudere l’accordo di settore e rinnovare il contratto.
Nel mirino dei dimostranti l’assessora alla Salute Stefania Segnana: "Non è all'altezza della situazione".