Pandemia / Le misure

Green pass obbligatorio per lavoratori pubblici e privati: restano il nodo del costo dei tamponi e il no della Lega

Domani il consiglio dei ministri discuterà il decreto che prevede l'estensione a decine di categorie di lavoratori, compresi dipendenti di bar, ristoranti, trasporti pubblici e molti altri ambiti: ma sindacati e Confindustria chiedono che lo Stato si faccia carico dei test per chi non è vaccinato, il governo invece è contrario

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ROMA. Green pass obbligatorio per decine di categorie di lavoratori, operai compresi, ma con il nodo sui costi dei tamponi non ancora sciolto.

Arriverà domani, giovedì, in consiglio dei ministri, dopo la Cabina di regia, un decreto legge di un solo articolo che prevede l'estensione dell'obbligo di green pass ai dipendenti della pubblica amministrazione e del settore privato.

Ma la Lega potrebbe ostacolare il progetto.

"Ho parlato con il presidente Draghi, non risulta nessuna estensione di green pass a tutti i lavoratori del pubblico e del privato, a differenza di quello che ho letto su qualche giornale e quindi questo mi conforta. Ed escludo che arrivi in discussione l'obbligo vaccinale", ha detto Matteo Salvini, a margine della sua visita al Salone del mobile a Rho.

Intanto, sulle vaccinazioni, il generale Figliuolo avverte: "Siamo all'80% con la prima dose, ma potrebbe non bastare".

Sullo sfondo rimane ancora l'ipotesi di introdurre per legge un obbligo di vaccino, una via che non viene esclusa dal governo ma che pare più tortuosa, al momento, rispetto all'estensione del green pass.

Dopo aver incassato la certezza per il voto al decreto legge sull'emergenza covid senza la necessità di apporre la fiducia, il Governo punta ad estendere l'utilizzo del certificato a dipendenti della pubblica amministrazione e aziende.

Restano però una serie di questioni da risolvere sul piano pratico e politico, in vista di un eventuale Cdm domani: l'idea è di raggiungere la sintesi in un nuovo decreto legge composto di un solo articolo, che dovrebbe prevedere l'estensione del lasciapassare ai dipendenti della Pubblica amministrazione e del settore privato.

E nonostante il pressing di Confindustria, dall'esecutivo trapela che - esclusi i fragili - il costo dei tamponi non sarà coperto dallo Stato non solo perché a pagarli non dovrà essere la collettività ma perché ciò costituirebbe un forte disincentivo alla vaccinazione.

Il tutto in attesa del monitoraggio di venerdì che potrebbe annunciare la nuova stretta in Sardegna, sempre più in bilico tra la zona bianca e quella gialla, viste le alte percentuali sull'occupazione dei posti letto per Covid. La Sardegna, al 14%, si aggira da giorni intorno al limite (fissato al 15) per i reparti ordinari e - con il 15% in rianimazione - ha superato di gran lunga quello stabilito per le intensive (la soglia in questo caso è 10) mentre la Calabria registra rispettivamente il 19 e l'8%, la Basilicata 14 e 3% e la Toscana 8 e 9%.

La Sicilia, invece, dovrebbe restare per la terza settimana consecutiva in zona gialla scongiurando quella arancione.

Nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino, si sono registrati 4.720 nuovi contagi e 71 morti (nel calcolo anche i numeri di alcuni decessi non conteggiati nei giorni precedenti) mentre il del tasso di positività è passato dal 2,5 all'1,5%. I ricoveri in tutto sono 563 in terapia intensiva e 4.307 nei reparti ordinari. Anche se i dati sono al momento stabili, lo sguardo dell'Esecutivo è rivolto all'autunno e ai rischi di una nuova ondata.

Archiviata la questione sul voto in Parlamento al primo decreto di fine luglio che ha introdotto il Green pass - tutti i partiti della maggioranza, compresa la Lega, hanno ritirato gli emendamenti al dl all'esame della Camera - il governo è pronto al nuovo provvedimento, anche alla luce delle intese tra sindacati e Confindustria in queste ore: il certificato verde, probabilmente da ottobre, sarà necessario per dipendenti statali e privati.

Manca però un tassello fondamentale: chi garantirà i costi dei tamponi per consentire il lasciapassare anche ai lavoratori non vaccinati e come saranno effettuati i controlli?

Dopo aver ricevuto ieri a Palazzo Chigi il segretario della Cgil, Maurizio Landini, in queste ore il premier Mario Draghi ha incontrato il leader degli industriali. Carlo Bonomi, che invoca il passaporto verde, sui test avverte: «Se c'è un accordo tra la parti sociali bisogna poi pensare ad un intervento sociale, non si può pensare che il costo sia a carico delle imprese».

E Landini, pur non dichiarandosi contrario all'introduzione del certificato nei luoghi di lavoro, chiede che «governo e Parlamento si assumano la responsabilità politica di prevedere l'obbligo vaccinale per tutti, obbligo previsto allo Stato solo per il personale sanitario» in modo da «evitare di produrre nei fatti divisioni nei luoghi di lavoro».

Giusto estendere il green pass obbligatorio ai dipendenti pubblici e privati?

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