Sanità / Il caso

Ginecologia, la Commissione chiede il licenziamento in tronco del primario Tateo

Dopo la lunga istruttoria, scaturita dal caso della scomparsa della giovane ginecologa Pedri, la richiesta parla di «fatti gravissimi» in reparto. Ma la difesa del medico attacca: «Qui la vittima è lui, abbiamo ribattuto punto per punto»

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di Sergio Damiani

TRENTO. Il primario Tateo va licenziato in tronco per fatti gravissimi che non consentono la prosecuzione del rapporto di lavoro. È una doccia fredda, anzi gelata, quella che la Commissione di disciplina dell'Azienda sanitaria riserva, dopo una lunga istruttoria, all’ex primario di ginecologia al Santa Chiara. Il procedimento disciplinare a carico di Tateo è stato innescato dal caso di Sara Pedri, la giovane ginecologa di Forlì scomparsa dal 4 marzo scorso, che si era licenziata a causa dell'alto livello di stress e di un atteggiamento che lei viveva come ostile. Il legale di Tateo, Vincenzo Ferrante, è pronto a dare battaglia: «Alle contestazioni mosse al dottor Tateo abbiamo risposto punto per punto depositando un'ampia documentazione che dimostra la piena legittimità delle decisioni prese nella gestione dell'Unità operativa. Mi verrebbe da dire che in questa vicenda il perseguitato è Tateo».

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