Economia / La storia

Gli affari immobiliari di Diego Schelfi (con Viganò, Conta e Postal) insieme ai sudtirolesi

Il domino di aree e centri commerciali a Rovereto: fra supermercati e aree appetibili, la cordata di trentini confluisce nelle holding si Signoretti&Hager (e guardano ad affari milionari anche in Veneto)

di Francesco Terreri

ROVERETO. All'ex Favorita è stato appena inaugurato il supermercato Eurospin e ci sono trattative per le altre attività commerciali in arrivo. All'ex Marangoni Meccanica sono stati completati pochi mesi fa gli ultimi alloggi a canone moderato e il nuovo quartiere è praticamente finito. All'ex Siric, dove si sposterà l'Eurobrico, è in corso il dialogo col Comune e tra poco verrà presentato il progetto di rigenerazione urbana. Ma un occhio lo hanno dato anche all'area Merloni nord, ex Microleghe, 12mila metri quadri degradati e da riqualificare. Lì però la situazione è complicata, c'è in ballo più di un fallimento e quindi è meglio aspettare l'asta giudiziaria.

Gli investimenti dell'ingegnere di Arco Paolo Signoretti e del commercialista di Bolzano Heinz Peter Hager valgono, tra Rovereto e il basso Trentino, 80 milioni di euro. Ma i due non sono soli. Ci sono gli alleati sudtirolesi di Hager. E da pochissimo è entrato nella partita l'ex presidente della Cooperazione trentina Diego Schelfi con i suoi colleghi e amici della Delta Informatica Pompeo Viganò, Antonio Conta e Roberto Postal.

Lo scorso 13 luglio, infatti, la Im.Tre srl di Schelfi & c. è stata incorporata nella Heliopolis Urban Generation, una delle società del gruppo Heliopolis di Signoretti.

Heliopolis Urban Generation possiede, tra l'altro, il 20% della Rovim srl, la società in campo per i progetti immobiliari roveretani. Dopo la fusione, la capogruppo Heliopolis spa continua ad avere il 95% della controllata, ma i quattro sono diventati nuovi soci con l'1,25% ciascuno, il 5% complessivo.

Schelfi, Viganò. Conta e Postal entrano quindi in campo nei progetti di rigenerazione urbana in Trentino e anche fuori, basti ricordare l'operazione avviata, sempre dal tandem Signoretti-Hager, all'ex Manifattura Tabacchi di Verona, che da sola vale 120 milioni di euro.

«L'area Merloni nord (ex Microleghe ndr) l'abbiamo guardata due anni fa - dice Signoretti - Ma la situazione proprietaria è complicata, aspettiamo che si arrivi all'asta e lì valuteremo».

Ora si sta invece dialogando col Comune sull'area ex Siric. «A breve presenteremo il progetto» afferma Signoretti. Anche in quest'area il progetto di rigenerazione urbana è in capo alla Rovim, mentre il gruppo Paterno si è assicurato lo spazio per realizzare il nuovo Eurobrico, spostando e ingrandendo il negozio che ora è al Millennium Center.

La Rovim ha chiuso il bilancio 2020 con una perdita di 180mila euro. Ma è solo perché l'anno scorso, con la pandemia, non sono state concluse vendite. Nel 2019 il risultato era stato ben diverso: un utile netto di 3 milioni 342 mila euro.

Già quest'anno, con la conclusione delle nuove realizzazioni commerciali e residenziali all'ex Favorita e all'ex Marangoni Meccanica, il risultato tornerà in territorio positivo.Heliopolis Urban Generation, invece, ha chiuso i conti 2020 con un utile di 442mila euro, dopo gli 1,9 milioni di euro del 2019.

La società è il veicolo del gruppo Heliopolis per i progetti immobiliari e partecipa con quote societarie variabili tra il 15 e il 50% ai principali progetti urbani dei suoi partner altoatesini, compresi quelli fuori Trentino come Verona.

Ai partner sudtirolesi va ancora meglio. La Winco Energreen spa, che possiede il 60% della Rovim e quote di altre società, ha chiuso il 2020 con un utile netto record di 20 milioni 900 mila euro. Anche il 2019 non era stato niente male, con un risultato positivo di 12,2 milioni di euro. Nella Winco, con Hager, troviamo gli imprenditori Robert Pichler, titolare del colosso del commercio alimentare Alimco, e Peter Stadler, titolare della Stafil, hobbystica e fai da te.

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