Ambiente / Il problema

La «stangata» sui rifiuti speciali: dalla giunta tariffa quasi raddoppiata dall’1 settembre

Il conferimento a Ischia Podetti costava poco, e questo ha «riempito» la discarica (+43%). Invariata la tariffa urbana, Tonina conferma la riapertura delle discariche di Imer e Monclassico

di Luisa Maria Patruno

TRENTO. La giunta provinciale ha deciso di aumentare la tariffa di smaltimento in discarica dei rifiuti speciali portandola dagli attuali 160 euro a tonnellata a 260 euro a tonnellata per i conferimenti che superano le 10 tonnellate all'anno (si tratta in questi casi soprattutto di prodotti di demolizione), mentre l'aumento è più contenuto a 180 euro a tonnellata fino a 10 tonnellate l'anno.

L'aumento scatterà dal primo settembre 2021.La delibera, approvata dalla giunta nell'ultima seduta (e che avevamo annunciato lo scorso 9 agosto), lascia invece invariata a 160 euro a tonnellata, anche per quest'anno, la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti urbani, che è rimasta invariata dal 2017 a oggi, anche se non copre tutti i costi di gestione e le altre spese (come l'eco-tassa) «vista la situazione emergenziale».

Nel provvedimento della Provincia si specifica che a suo tempo venne fissata una tariffa unica per il conferimento dei rifiuti urbani e per i rifiuti speciali e si aggiunge che: «Se in un primo momento questo importo risultava in linea con i costi di smaltimento degli altri impianti, oggi risulta notevolmente più basso rispetto a quanto richiesto dagli altri gestori (200 euro a tonnellata, 250 euro a tonnellata e oltre)».

La conseguenza è stata che questa tariffa più bassa ha reso la discarica di Ischia Podetti a Trento «più attrattiva anche per tutti gli impianti di rifiuti speciali ubicati nel territorio provinciale non interessati né dalla raccolta differenziata, né dal ciclo intero dei rifiuti urbani. Da questi processi è risultata una maggiore velocità di riempimento della discarica stessa, per altro non prevista dagli strumenti di pianificazione vigenti».

E i dati sono molto espliciti al riguardo. Nel 2016, infatti, i rifiuti speciali (724 tonnellate) rappresentavano quasi il 2% del totale dei rifiuti smaltiti in discarica, mentre nel 2019 sono arrivati al 43% (32.600 tonnellate) , ovvero quasi come i rifiuti urbani indifferenziati.

Insomma, il massiccio conferimento di rifiuti speciali ha contribuito ad esaurire anzi tempo la discarica di Ischia Podetti, che si prevede ormai entro il mese di ottobre di quest'anno.

«I rifiuti speciali - spiega l'assessore all'ambiente Mario Tonina - sono costituiti in buona parte da demolizioni, materiali che vengono conferiti soprattutto da alcune grandi imprese, ma sono costituiti in parte anche da rifiuti urbani non differenziati bene. Ora abbiamo una raccolta differenziata al 77% possiamo migliorare ancora, specialmente in quei territori dove siamo solo al 65%».

La scelta di indicare due tariffe differenziate per i rifiuti speciali in base alle quantità conferite, è stata presa dalla giunta provinciale per «non penalizzare eccessivamente le piccole imprese che si troverebbero in difficoltà a portare i propri rifiuti speciali fuori provincia».

L'assessore Tonina conferma che a fronte dell'imminente esaurimento della discarica di Ischia Podetti il progetto della Provincia è quello di creare un nuovo catino nella stessa Ischia Podetti (ci vorrà però un annetto per la realizzazione) e nel frattempo utilizzare per circa due anni le discariche di Monclassico e di Imer, che erano state solo sospese, con l'impegno preso con le comunità locali a bonificare i siti finita l'emergenza.

Nel frattempo la Provincia, con Comune di Trento, Fbk e Università, sta lavorando nello studio di un nuovo e ormai necessario impianto da realizzare in città per non esportare i rifiuti trentini altrove, a parte quanto già si sta facendo verso a livello regionale verso il vicino inceneritore di Bolzano.

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