Coronavirus / Il caso

Focolaio Covid a Cesenatico, arrivati in Romagna un operatore di Apss e uno della Protezione civile trentina

I giovani ad esclusione dei positivi sono al momento negli spazi esterni della struttura marina e nel pomeriggio saranno impegnati in colloqui con i genitori

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CESENATICO. Hanno trascorso la notte tranquilli i 276 ragazzi e ragazze ospitati nella Colonia marina Aerat di Cesenatico, a spiegarlo è Edo Grassi, presidente di Aerat, la cooperativa trentina che gestisce la Colonia di Cesenatico. Come noto domenica si è evidenziato un focolaio Covid nella struttura di proprietà della Provincia autonoma di Trento: tutti gli ospiti e gli operatori sono stati sottoposti a tampone, al termine dell'indagine sanitaria sono risultate positive 36 persone provenienti dal Trentino, di cui 33 ragazzi e 3 operatori dei 38 che compongono lo staff. Fra chi è risultato positivo solo 8 stamattina manifestano sintomi leggeri, mentre gli altri sono asintomatici.

Grassi (Aerat): «I ragazzi in colonia stanno bene, oggi parleranno con le famiglie»

Il presidente di Aerat, Edo Grassi, fa il punto della situazione dopo la prima note da quarantenati per i ragazzi in colonia a Cesenatico. Stanno bene, spiega, e per oggi pomeriggio è stato organizzato un momento di comunicazione con le famiglie.

I giovani ad esclusione dei positivi, come ha chiarito Grassi contattato via zoom, sono al momento negli spazi esterni della Colonia marina, nel pomeriggio saranno impegnati in colloqui con i genitori, l'appuntamento è dalle 14 alle 18: le famiglie infatti, che sono state immediatamente messe al corrente dell’accaduto, vengono costantemente aggiornate sull’evolversi della situazione.

 

Nel frattempo, nella mattinata di oggi sono arrivati a Cesenatico un operatore dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e uno della Protezione civile trentina con l’obiettivo di supportare dal punto di vista logistico-organizzativo i responsabili della Colonia, nella definizione delle cosiddette tre diverse “bolle”, ovvero la separazione dei ragazzi tra positivi, negativi e contatti con positivi.

I ragazzi e gli operatori che sono risultati positivi al tampone sono stati già isolati nella giornata di ieri in un’ala della struttura con servizi igienici dedicati e consegna dei pasti a domicilio. Per gli altri l'obiettivo è di organizzare le attività in piccoli gruppi, in modo da limitare il più possibile i contatti, compatibilmente ovviamente con il numero degli operatori disponibili per la sorveglianza; la riorganizzazione infatti sta avvenendo fra due macrogruppi: le squadre di ragazzi fino ad ora tutti negativi al tampone e quelle che invece hanno avuto al loro interno almeno un positivo.

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