Scuola / Trasporti

Trasporti scolastici, ogni giorno ci saranno 200 corse aggiuntive

Inevitabile chiedere aiuto per la Provincia, attraverso la società del trasporto pubblico locale Trentino Trasporti, alle aziende private, consorziate con il Cta (Consorzio trentino autonoleggiatori)

ABBONAMENTI SCOLASTICI Ecco quanto costeranno

TRENTO. Covid, capitolo trasporti. Capitolo da scrivere a quattro mani, tra Roma e Trento. Perché non possono, le scelte della Provincia, andare contro le scelte del governo. Condivisa è la determinazione a garantire la presenza in classe al 100%, fare di tutto per evitare la Dad, la didattica a distanza. Dopodiché non mancano i problemi. E nella riunione della task force di ieri, nel palazzo sede della Provincia, c'era una sola possibilità: prenderne atto.

La fascia critica, per la quale si è ancora in un limbo di incertezza, è quella tra i 14 e 18 anni, quella delle scuole superiori. Agli estremi, per quanto riguarda i trasporti e l'accesso in aula, problemi non ve ne sono. Nessun obbligo particolare per bambini e ragazzi alle elementari e medie, accesso con il green pass all'Università. È per la fascia di mezzo che, argomentano in Provincia, il governo non ha preso una decisione chiara e definitiva. Se non quella di autorizzare una capienza dei mezzi di trasporto pari all'80%.

Attenzione: una soglia da garantire anche in caso di passaggio in "zona gialla". Di fronte a questo scenario, con il campanello della prima lezione in classe che si avvicina, quello suggerito dalla task force e fatto proprio dalla giunta Fugatti, è quindi un intervento ad adiuvandum. La giunta ha preso cioè atto che l'80% è garantito e che si tratta di un limite in grado di assicurare la presenza in classe a tutti gli studenti delle superiore (sono loro i più in sofferenza, perché utilizzano il servizio extraurbano).

Ma ha deciso di "integrare" il servizio, riattivando (come fatto in aprile) 200 corse giornaliere di supporto, in modo da diluire su più mezzi la capienza. Inevitabile chiedere aiuto, attraverso la società del trasporto pubblico locale Trentino Trasporti, alle aziende private, consorziate con il Cta (Consorzio trentino autonoleggiatori).

La spesa prevista, per tale integrazione, peserà sulle casse provinciali per circa un milione di euro. Un importo in grado di coprire intanto l'integrazione del servizio per il periodo settembre-dicembre. L'interlocuzione con il ministero delle infrastrutture della mobilità sostenibili dà certezza su un punto, perché è stato lo stesso ministro Enrico Giovannini ad assicurare che la maggiorazione di spesa in capo alla Provincia di Trento sarebbe poi coperta dal governo. 

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