Sanità / Strategie

A caccia di nuovi medici: nei prossimi anni circa un terzo di quelli in attività oggi andrà in pensione

La giunta provinciale prova così a correre ai ripari aumentando di 7 unità il numero dei posti a concorso per l'accesso al corso di medicina generale 2020/2023

LA RIFORMA Ecco il progetto della giunta

TRENTO. Il futuro della sanità trentina è costellato da parecchi punti di domanda. Nei prossimi anni circa un terzo dei medici di medicina generale andrà in pensione e già oggi i posti vacanti sono parecchi. La giunta provinciale prova così a correre ai ripari aumentando di 7 unità il numero dei posti a concorso per l'accesso al corso di medicina generale 2020/2023. L'obiettivo è quello di riuscire a coprire tutti e 35 i posti programmati.

La normativa vigente - spiega la Provincia con una nota - prevede che al corso di medicina generale si possa accedere in tre modalità diverse, ovvero tramite concorso con assegnazione di borsa di studio, tramite graduatoria riservata senza assegnazione della borsa di studio e ai sensi della legge 401 senza borsa di studio.

«Il Piano triennale della formazione del personale sanitario 2020/2023 prevede per i corsi di medicina generale almeno 25 posti con accesso tramite concorso e agli ammessi spetta la borsa di studio. Poi ci sono 7 posti con accesso tramite graduatoria riservata e massimo 3 posti ai sensi della legge 401 su domanda del medico. In entrambi questi due ultimi casi agli ammessi non spetta la borsa di studio».

Nella nota la Provincia sottolinea anche che «la medicina di famiglia è un tassello importantissimo del servizio sanitario, per la sua presenza capillare sul territorio e perché garantisce la prossimità delle cure ai cittadini, un aspetto cruciale come ci ha insegnato la pandemia. È già stata prevista una riorganizzazione della medicina di famiglia, proprio nelle nuove linee di indirizzo per l'Azienda sanitaria. Al contempo si stanno mettendo in campo altre strategie».

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