Sanità / Il caso

Servizio Salute Mentale di Trento, Degasperi a Fugatti: tra trasferimenti e comandi centinaia di pazienti e familiari nel caos

Interrogazione del consigliere provinciale di Onda Civica al presidente della Provincia: “Vogliamo chiarezza”

TRENTO. Serie di criticità del Servizio Salute Mentale di Trento. Le ha segnalate, attraverso un’interrogazione, Filippo Degasperi. “Sarebbero la conseguenza – spiega il consigliere provinciale di Onda Civica – di trasferimenti e comandi di dirigenti medici che non sarebbero stati concordati, programmati e nemmeno rimpiazzati.
Secondo quanto riferitoci, un medico trasferitosi in altra provincia a maggio non sarebbe ancora stato sostituito”.

E aggiunge: “Quasi contemporaneamente un’altra specializzata in urgenze psichiatriche sarebbe stata comandata presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (Ospedale Santa Chiara), anch’essa senza che fosse individuato un sostituto. Ancora, a far data dal 2 agosto, un dirigente medico psichiatra sarebbe stato trasferito a Cles senza preavviso (la comunicazione sarebbe del 28 luglio) e senza alcuna consultazione con il Servizio Salute Mentale di Trento”.

Vista la delicatezza dell’ambito presidiato dal Servizio e il numero di utenti coinvolti, Degasperi chiede a Fugatti se

  1. il numero di psichiatri attivi alla data odierna presso il Servizio Salute Mentale di Trento nonché i trasferimenti, i comandi e le dimissioni registrate nel corso dei precedenti 12 mesi;
  2. se è noto e confermato quanto riportato in premessa;
  3. se siano pervenute segnalazioni di disagio da parte degli utenti, da parte di altri dirigenti medici psichiatri e da parte del direttore per la situazione creatasi;

  4. come intenda intervenire per riportare la situazione del Servizio ad una condizione di sostenibilità operativa.

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