Scuola / La ripresa

Sul ritorno in classe l’incognita varianti. Bisesti: “Presto presenterò un piano con tutti gli scenari possibili”

Mancano ancora due mesi alla ripresa delle lezioni (13 settembre), ma l’assessore all’Istruzione sta già pianificando il nuovo anno scolastico. Pesa ancora l’evoluzione della pandemia

di Giorgio Lacchin

TRENTO. Ci sono alcuni punti sul tavolo, assessore Bisesti. «Sentiamo». Li ha posti Stefania Galli, segretaria provinciale della Cisl Scuola all'assemblea nazionale del sindacato che si è tenuta proprio a Trento.

«Okay».

In vista di settembre, Galli è preoccupata.

«Capisco le preoccupazioni».

Organici, piano sanitario per il prossimo anno scolastico, rinnovo del contratto degli insegnanti: Galli non si fa mancare nulla. Anzi: non fa mancare nulla a Mirko Bisesti, assessore provinciale all'istruzione, università e cultura.

Felici che lei capisca le preoccupazioni del sindacato, assessore Bisesti. Per Galli, insomma, non va bene tornare agli organici pre-Covid e tagliare 300 persone tra docenti e personale ausiliario, tecnico e amministrativo.

«Sulla questione abbiamo già detto tutto».

Può ripeterlo?

«Quello era il piano straordinario per garantire il distanziamento nel momento più difficile della pandemia. Avevamo aumentato il numero delle classi».

Adesso quale momento è?

«La campagna vaccinale sta andando avanti bene».

Lei dice?

«Abbiamo numeri importanti sul fronte delle vaccinazioni».

Quando inizierà il prossimo anno scolastico?

«Il 13 settembre. A breve presenteremo un piano con i vari scenari possibili alla ripresa, come abbiamo fatto l'anno scorso. Non dimentichiamo che in Trentino gli studenti hanno frequentato in presenza più di quelli del resto d'Italia».

Torniamo a bomba: i 300 che da settembre verranno a mancare, tra docenti e personale di supporto.

«Erano contratti a tempo determinato, assunti per quella situazione particolare. L'abbiamo detto molte volte».

E se a settembre non dovesse andare come tutti auspicano?

«L'anno scorso siamo intervenuti, in situazioni specifiche, con risorse aggiuntive nei casi in cui la riorganizzazione lo richiedesse».

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Siete pronti a fare altrettanto?

«Mettiamo che le varianti del virus creino problemi: nel piano che stiamo predisponendo è previsto anche questo scenario; se dovesse concretizzarsi ci sarà un'attenzione maggiore».

 

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