Autonomia / Il confronto

Norme provinciali, lo Stato chiede una raffica di correzioni: dalle cave alle centrali idroelettriche

L'occasione per intervenire è l'assestamento di bilancio da 197 milioni di euro, approvato mercoledì scorso dalla giunta Fugatti e che da dopodomani sarà all'esame della prima commissione del consiglio provinciale: necessarie una serie di correzioni di leggi recenti, per evitare impugnative già minacciate dal governo

di Luisa Maria Patruno

TRENTO. L'assestamento di bilancio della Provincia da 197 milioni di euro, approvato mercoledì scorso dalla giunta Fugatti e che da ieri è all'esame della prima commissione del consiglio provinciale, è l'occasione per una serie di correzioni in corsa di recenti leggi, per evitare impugnative già minacciate dal Governo.

Innanzitutto, vengono modificate le norme appena approvate in primavera con la legge provinciale 6 del 2021 sulle piccole e grandi concessioni di derivazioni d'acqua a scopo idroelettriche.

La ministra agli Affari regionali, Mariastella Gelmini, anche nella sua visita a Trento a inizio giugno, in occasione del Festival dell'Economia, aveva avvertito che diversamente il ricorso alla Corte costituzionale sarebbe stato inevitabile.Concessioni idroelettriche, tutto da rifare.

Ecco dunque che con il disegno di legge di assestamento di bilancio si sopprime la previsione delle esenzioni alla regola generale di sottoposizione a procedura comparativa dei rinnovi delle piccole concessioni idroelettriche. Si è mantenuta invece la previsione del rinnovo in favore del concessionario uscente nei casi di autoconsumo.

Viene soppressa anche la parte della legge provinciale che ha introdotto la categoria delle medie concessioni idroelettriche, intendendo quelle con potenza nominale media annua superiore a 220 kW e inferiore a 3000 kW. Si precisa infine che la durata massima del rinnovo delle concessioni di piccole derivazioni, confermata in 30 anni, deve essere «commisurata caso per caso al tempo necessario all'ammortamento degli investimenti ed all'equa remunerazione del capitale investito». Vengono soppresse poi anche le proroghe temporanee, in via transitoria, delle concessioni per le quali all'entrata in vigore della legge 6 del 2021 risultava in corso la procedura di rinnovo.

In sostituzione, ora si introduce il termine del 31 luglio 2024 per lo svolgimento delle procedure comparative in fase di rinnovo.Riguardo alle grandi derivazioni a scopo idroelettrico si sopprime la norma che introduceva la formula di «gestione sperimentale per un periodo temporaneo» con rinnovo agli attuali concessionari.

Il Governo ha contestato tale previsione ritenendola una sostanziale proroga.

Assegno di autodeterminazione delle donne. In adeguamento con gli impegni presi con il ministero, per evitare l'impugnativa davanti alla Consulta, si prevede la copertura finanziaria relativa all'assegno di autodeterminazione delle donne che hanno subito violenza previsto dalla legge provinciale 3 del febbraio 2021. Viene dunque stanziato un importo di 250mila euro l'anno.Gestione delle cave e acqua minerale.

Sempre per evitare impugnative governative si cambia la legge 14 del 2020 sulle concessioni minerarie, in particolare si modificano le norme rafforzando gli aspetti paesaggistici a tutela del bene sfruttato e precisando le procedure per il rilascio di nuove concessioni.

Per la determinazione del canone dell'acqua minerale si dovrà tener conto del valore di mercato e non specificamente delle sue variazioni.Impianti a fune, proroga cancellata.Viene abrogato, sempre su richiesta statale, l'articolo che era stato introdotto con la manovra Covid di maggio con cui si prevedeva la proroga di un anno per l'obbligo di revisione degli impianti a fune in servizio pubblico.

La proroga era stata concessa dalla Provincia considerato che le funivie erano rimaste chiuse quest'inverno.

Nel frattempo c'è stata però la strage sulla funivia del Mottarone.

Dunque dietrofront.

Comunità di valle, commissari fino a fine 2022.Gli incarichi dei commissari delle Comunità di valle vengono rinnovati fino al 31 dicembre 2022 per consentirne la funzionalità. Sottinteso che l'annunciata riforma dell'ente intermedio si farà con molta calma.

Sono ricostituite anche le Commissioni per la pianificazione e il paesaggio (Cpc) e le assemblee.Disabili, esonero tasse universitarie.Vengono esonerati dal pagamento delle tasse universitarie gli studenti disabili o con invalidità pari o superiore al 66% nonché i figli dei beneficiari della pensione di inabilità, in adeguamento alla normativa statale.

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