Covid / Istruzione

Tirocini all’estero, vaccini anticipati: la Provincia contatta gli studenti che li fanno

Roberto Ceccato, dirigente generale del Dipartimento istruzione e cultura: “Puntiamo ad organizzare delle sessioni ad hoc affinché tutti possano partire con una protezione completa»

di Giorgio Lacchin

TRENTO. Tra campagne vaccinali e Green pass, o Certificazione verde, gli studenti universitari e delle scuole superiori alla vigilia di un soggiorno all'estero sono tra i più interessati a conoscere le regole e i consigli da seguire prima della partenza per garantirsi un'estate quasi normale (non solo l'estate).

Università, programma Erasmus e vaccini.

«L'Università di Trento si è mossa per tempo sollecitata dagli studenti stessi, che erano preoccupati», racconta Maurizio Marchese, prorettore allo sviluppo delle relazioni internazionali. «Siamo in contatto con la Provincia e l'Azienda sanitaria».

Ci sono due tipologie di studenti (ma anche docenti), prosegue Marchese. «La prima: gli studenti che noi riceviamo, sia europei che extraeuropei, immatricolati a Trento, iscritti alla nostra Sanità ma non da residenti. Loro hanno uno status specifico».

All'inizio non erano stati conteggiati, «poi abbiamo spedito la lista con i loro nomi all'Azienda sanitaria». C'era urgenza di muoversi, visto che gli universitari italiani e trentini stanno cominciando a vaccinarsi. «Tra poco potranno farlo anche gli europei ed extraeuropei che frequentano il nostro ateneo. L'Azienda sanitaria li prenderà in carico e dal 7 luglio, con l'arrivo di migliaia di dosi, si potrà cominciare». Veniamo alla seconda tipologia: i nostri studenti che stanno per cominciare le mobilità internazionali, conosciute come programma Erasmus. «In genere», riprende il prorettore, «le mobilità iniziano a settembre e riguardano l'Europa, ma ce ne sono un centinaio di extraeuropee. Chi parte a settembre avrà la possibilità di vaccinarsi prima di partire. Attraverso un canale riservato? Ne stiamo discutendo con l'Azienda sanitaria e la Provincia».

Le regole per chi torna in Trentino.

Cosa devono fare gli studenti trentini che in questo momento sono all'estero ma in estate, per un motivo o per l'altro, vogliono tornare a casa? «Valgono le regole generali: devono essere vaccinati, oppure avere il certificato di guarigione dal Covid, oppure esibire un tampone negativo». Con un tampone positivo devono ovviamente fare la quarantena nel Paese in cui si trovano. «Il nostro auspicio», conclude Marchese, «è che gli studenti possano vivere un'autentica esperienza di mobilità; non come i mesi scorsi, quando erano all'estero ma hanno dovuto seguire le lezioni dall'appartamento perché le sedi universitarie erano chiuse. E questo è capitato anche agli studenti stranieri a Trento per l'Erasmus, quando la situazione è peggiorata, in corrispondenza con il secondo semestre».

Superiori, 4° anno all'estero.

All'estero non vanno soltanto gli universitari ma anche gli studenti delle scuole superiori, in particolare di quarta e quinta.«Il quarto anno all'estero viene finanziato, in parte, con i fondi sociali europei», spiega Cristina Ioriatti, dirigente del Servizio formazione professionale, formazione terziaria e funzioni di sistema. «Se viene svolto in un istituto al di fuori dell'Unione Europea è finanziato dalla Provincia. Parliamo di 200 ragazzi e ragazze, quasi tutti minorenni, equamente distribuiti tra l'esperienza in un istituto Ue che extra Ue».

Da ieri sera in Trentino possono prenotare la vaccinazione anche i minorenni che hanno almeno 16 anni, e siccome i primi studenti partiranno verso fine agosto c'è il tempo affinché si possano vaccinare.

Seconda dose, si studia l'anticipo…

«Se in fase di prenotazione ci si accorgesse che l'appuntamento per la seconda dose cade oltre la data della partenza bisognerà segnalarlo in Provincia», spiega Roberto Ceccato, dirigente generale del Dipartimento istruzione e cultura. «A quel punto la Provincia organizzerà delle sessioni ad hoc affinché tutti possano partire con la copertura vaccinale completa. Nei primi giorni della prossima settimana contatteremo gli studenti partecipanti ai programmi all'estero con le istruzioni del caso», assicura Ceccato. Ai sedicenni e diciassettenni saranno somministrate dosi dei vaccini Pfizer o Moderna....anche per il Plus Muse & Smart.

C'è poi il progetto Plus Muse & Smart, «finanziato anch'esso con fondi europei e dedicato agli studenti di quinta superiore e a quelli che la quinta l'hanno conclusa nel 2020», riprende la dirigente Cristina Ioriatti. Parliamo di 175 ragazzi e ragazze (tutti rimarranno in Paesi della Comunità Europea). «I primi partiranno il 26 giugno, e partono col tampone a meno che, essendo maggiorenni, non siano già vaccinati». Per chi si è visto fissare la partenza tra la prima e la seconda dose del vaccino vale il discorso fatto per gli studenti del quarto anno: basta segnalarlo in Provincia e verrà fatto il possibile per anticipare la seconda dose.

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