Trento / La polemica

La pasticceria vegan, il consigliere leghista, il bene e il male, i social (quasi un romanzo)

Il gazebo salviniano davanti alla vetrina del negozio, e il titolare pubblica una foto con due didascalie. L’ira di Moranduzzo: «Hanno pure preso soldi da un bando comunale»

TRENTO – Potrebbe sembrare una banale polemica sui social, e invece è quasi un compendio di sceneggiatura. Da una parte un partito politico, dall’altra una pasticceria «vegan & raw». Che c’entrano? Niente, ma...

Il fatto è che nei giorni scorsi davanti alla pasticceria (la Black Sheep, che ha aperto da qualche mese in via Belenzani proponendo dolci vegan, bio e senza glutine) si è piazzato un gazebo della Lega Salvini. Attraverso i canali social, il titolare ha pubblicato una foto in cui si vede il gazebo della Lega vicino all'ingresso della pasticceria con le scritte "il male", riferito al Carroccio, e "il bene" alla pasticceria.

A sollevare la questione è il consigliere provinciale leghista Devid Moranduzzo, ricordando che la pasticceria ha aperto in centro beneficiando di un comodato gratuito dei locali per tre anni, prorogabili per ulteriori due. E qui viene da chiedersi: perché non se ne occupa il ghruppo consiliare della Lega di Trento? Ma evidentemente Moranduzzo Devid lo ritiene un «caso» di rilievo provinciale. E magari nei prossimi giorni possiamo sperare additirrtura in una interrogazione parlamentare.

Informazione cirretta: Ii titolare con il suo progetto è infatti uno dei tre vincitori del bando "Mestieri & Cultura" promosso dal Comune di Trento e da Itea.

Ieri una delegazione della Lega ha fatto presente l'accaduto al Servizio cultura e politiche giovanili. «Non attacco l'iniziativa del Comune per favorire l'imprenditoria giovanile, anzi l'apprezzo, però mi dà assolutamente fastidio che tramite una "storia" su un social alla Lega venga attribuito il male» evidenzia Moranduzzo.

Alla fine, fra Bene e Male, quasi una narrazione primordiale (come in Star Wars).

 

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