Diritti / La protesta

Andrea de Bertoldi sul ddl Zan. “Le Acli? Cambino la sigla, da cattolica con comunista”

Il senatore trentino di Fratelli d’Italia all’attacco:  “Inaccettabile la censura messa in atto da tale legge verso il libero pensiero di coloro che credono nei valori cristiani della famiglia naturale formata sull'unione di un uomo e una donna”
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ROMA. "Le Acli sono ancora l'associazione cattolica dei lavoratori italiani? Nutro seri dubbi, dal momento che hanno aderito alle manifestazioni a favore del ddl Zan, una legge che, se approvata, determinerebbe l'obbligo di un pensiero unico ed illiberale, oltre alla negazione della dottrina cristiana e cattolica sulla famiglia naturale".

Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Andrea de Bertoldi. "Tutti in Parlamento siamo favorevoli a pene severe per ogni atto di violenza sulle persone con l'aggravante della discriminazione, ma è inaccettabile la censura messa in atto da tale legge verso il libero pensiero di coloro che credono nei valori cristiani della famiglia naturale formata sull'unione di un uomo e una donna, che non accettano la classificazione “genitore 1” e “genitore 2”, che non ammettono le adozioni gay.

Se le Acli arrivano a rinnegare i valori fondamentali della nostra religione, abbiano almeno la decenza di modificare la propria denominazione. Potrebbero pure mantenere la sigla sostituendo "cattolica” con “comunista”! Fratelli d'Italia rimarrà coerente con i valori cattolici e liberali della nostra tradizione, e non ammetterà che questa maggioranza, a traino Pd-M5S, possa imbavagliare ulteriormente il libero pensiero".

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