Ambiente / Il caso

Interramento degli elettrodotti, il consiglio provinciale boccia la proposta di Degasperi

Non passa l'ordine del giorno presentato dall'esponente di Onda civica, che riguardava sia i tralicci sulla Marzola sia quelli previsti in Alta Valsugana fino a Lavis. Ma forse non è ancora detta l'ultima parola
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TRENTO. Niente da fare in consiglio provinciale per l'ordine del giorno presentato da Filippo Degasperi (Onda civica) che di fatto chiedeva alla Provincia di impegnarsi direttamente per l'interramento sia dell'elettrodotto sulla Marzola sia di quello previsto - per rettificare l'attuale tracciato di fondovalle - sulle colline di Pergine e di Civezzano e da qui verso Lavis attraversando il Calisio.

Questo pomeriggio, mercoledì, l'assemblea di piazza Dante ha respinto (20 voti contro 12) la proposta lasciando Degasperi con l'amaro in bocca: "Un Centrodestra che fa propaganda - commenta l'esponente di Onda civica - e alla prova dei fatti si dimostra totalmente disinteressato ai temi della tutela dell ambiente e del paesaggio.

Spiace soprattutto per le tante persone che si sono impegnate per far modificare il progetto.

Ci sarebbero stati soldi e tempi. È mancata la volontà politica e il rispetto per i territori. I tanti soldi che arrivano e arriveranno meglio investirli in nuove strade e rotatorie. Questa è la misera visione del centrodestra di governo, alla faccia degli impegni tanto sbandierati in campagna elettorale", conclude Degasperi.

L'esito della votazione sull'Odg, questo pomeriggio

Non vuol dire, tuttavia, che sui due progetti sia stata l'ultima parola, visto che pochi giorni fa il Comune di trento ha chiesto un confronto con la Provincia per approfondire la valutazione di una possibile alternativa ai tralicci, come ha ricordato il consigliere comunale Pd Alessandro Dal Ri, invidando a ponderare bene costi e benefici della linea prevista.

Prosegue peraltro anche la mobilitazione popolare, che nel caso del progetto in Valsugana (Borgo-Pergine-Civezzano-Calisio per finire a Lavis) va avanti da anni con un pressing per chiedere l'interramento della linea, pensata perrettificare quella esistente che passa vicino ad aree abitate.

 

Quanto a Degasperi, nel testo dell'Odg sottolinea, fra l'altro, che da quando fu avviato l'iter dei nuovi tracciati aerei sono cambiate molte cose sul fronte delle tecnologie e dei costi dell'interramento delle linee, come dimostrano fra l'altro le esperienze di altri territori alpini anche vicini al Trentino, dove è stato evitato il ricorso ai tralicci, con le varie forme di impatto ambientale che comportano.

"Il progetto del nuovo elettrodotto (il cui iter risale ai primi anni Duemila) che dovrebbe attraversare l’Alta Valsugana e i versanti della Marzola - scrive Degasperi - con nuovi tralicci e contestuale demolizione di quelli esistenti sembra aver colto di sorpresa i consigli circoscrizionali e i cittadini di Povo e Villazzano.

Meno i cittadini della Valsugana che da tempo, anche attraverso un encomiabile sforzo di approfondimento e partecipazione chiedono la revisione dell’opera.

Lo stupore manifestato a Trento, in particolare quello dei consiglieri comunali, pone parecchi interrogativi sulla trasparenza e sulla capacità del Comune e dei suoi amministratori di rapportarsi con i territori.

Quello che qualcuno finge di contestare, è un progetto che ha ottenuto parere favorevole dal Servizio Ambiente del Comune, dal Servizio Strade e Parchi del Comune e, soprattutto, dallo stesso Consiglio comunale di Trento.

Peraltro, secondo la più recente documentazione predisposta dalla Giunta, al progetto presentato da Terna spa non risulterebbero pervenute né osservazioni né opposizioni, salvo una, risolta consensualmente".

Degasperi chiedeva alla Provincia di impegnarsi per l'interramento, "considerato che dal momento di concezione dell’iniziativa ad oggi la tecnologia e i costi connessi hanno subito una significativa e positiva evoluzione, considerato che le tematiche ambientali, proprio per la loro rilevanza, sembrano avere un nuovo interlocutore nel ministero della Transizione ecologica e che, vista la compagine sociale di Terna Spa, sarebbe agevole per il governo, una volta raggiunto un nuovo accordo, fornire indicazioni per la modifica del progetto ai fini dell’interramento di quanto oggi è previsto su linea aerea, considerato l’impegno a valorizzare in senso turistico le aree verdi della Marzola e che l’Alta Valsugana da sempre è connotata da un forte afflusso di turisti, anche stranieri, che riconoscono nella qualità del paesaggio un elemento distintivo per la scelta della destinazione".

L'ordine del giorno bocciato in aula si concludeva con la previsione di tre impegni per la giunta provinciale: "1) prevedere iniziative di confronto e coinvolgimento della popolazione interessata all’opera per assicurare massima trasparenza e partecipazione;

2) approfondire tempestivamente, dopo i necessari confronti con i Comuni interessati e con Terna Spa, l’ipotesi di modifica del progetto di razionalizzazione e sviluppo della rete elettrica nazionale nei comuni di Trento e Pergine Valsugana, individuando anche le risorse eventualmente necessarie per l’integrale interramento del tratto di linea interessato;

3) riportare le conclusioni degli approfondimenti alla competente commissione consiliare".

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