TRENTO. Addio al sistema centralizzato, con il Santa Chiara punto di riferimento d'eccellenza, e spazio al cosiddetto "ospedale policentrico", con le strutture del territorio che diventano sempre più importanti. La sanità trentina si appresta a cambiare volto: non più Trento al centro di tutto e le altre strutture sul territorio utilizzate per i "casi semplici", ma un'unica rete ospedaliera articolata in sette strutture (Trento, Rovereto, Arco, Cles, Cavalese, Tione e Borgo). La novità è stata annunciata ieri, con il lancio del Piano strategico 2021-2025. Si punta anche a favorire l'arrivo di nuovi medici, con misure quali il supporto all'acquisto della prima casa e lo skipass gratuito.

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Per i medici di medicina generale, oltre alle frasi classiche tipo «la possibilità di lavorare in un ambiente favorevole e stimolante», si sottolinea anche «la possibilità di usufruire di un'esperienza di 2 settimane in Gran Bretagna, Francia o Germania, a scelta, per frequentare uno studio associato di medici di Cure primarie, senza costi a carico». Ci sono poi tante altri bonus: iscrizione a circoli ricreativi aziendali e palestre con agevolazione, ingressi agevolati in parchi divertimento, cinema e teatri, acquisto di abbonamenti sciistici, sportivi in genere, organizzazione di escursioni.

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