Riaperture / Cultura

Si rivedono i turisti: un successo le porte aperte dei musei e anche il centro storico di Trento si rianima

Visite gratis e tutto esaurito al Muse, al Buonconsiglio e anche alle Albere. Nel capoluogo il centro si è rianimato di turisti: una scena che non si vedeva da molti mesi. A Rovereto un ritorno al Mart favorito dall'inaugurazione della nuova mostra «Picasso, De Chirico, Dalì: dialogo con Raffaello»

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di Daniele Benfanti

TRENTO. Dopo la partenza a rilento dei giorni scorsi (infrasettimanali) ecco, puntuale e previsto, l'assalto ai musei.

La domenica post-primo maggio, che coincideva anche con la prima domenica del mese (e quindi a ingresso gratuito grazie all'iniziativa del ministero dei Beni culturali), ha visto non solo esplodere la voglia di cultura da parte dei trentini ma anche il ritorno in città dei turisti, dopo sei mesi di assenza.In centro storico coppie, famiglie e gruppetti di visitatori giunti dalle altre regioni del Nord Italia.

Con pernottamenti di una o due notti.

Zainetti, mappe digitali sullo schermo dello smartphone, ombrello e occhiali da sole (visti i capricci di un tempo molto variabile), i turisti hanno affollato come non si vedeva da tempo piazza Duomo, il giro al Sass, Muse e Buonconsiglio, i tavolini dei bar e i negozi che vendono speck e salumi trentini. Pienone per i due principali musei cittadini. Ieri le visite erano obbligatoriamente (da decreto legge) solo su prenotazione, e già da venerdì era annunciato il tutto esaurito.

Quasi 800 visitatori al Muse, un migliaio al castello del Buonconsiglio.

Numeri che in epoca Covid fanno impressione. Ma dagli uffici del Castello fanno memoria di tremila ingressi quotidiani, fino al 2019, durante il ponte del primo maggio, con punte di 4.500 persone nei giorni dell'adunata degli alpini 2018. Altri tempi. Ieri qualche piccola coda alle casse dei due musei, solo perché in molti tendono ad arrivare in anticipo sull'orario prescritto dalla prenotazione.

Per il resto, organizzazione efficiente, con 70 ingressi per le visite ogni mezz'ora al Buonconsiglio (dove è prorogata fino al 30 di questo mese la mostra sugli «Apostoli ritrovati», bronzi dorati). Qualche posto libero solo all'ultimo turno, quello delle 17.

Tutto esaurito anche per le visite in gruppi da 15 (dieci turni) a Torre Aquila (a pagamento, 2,50 euro). Una custode museale all'ingresso: «Per fortuna sono tutti disciplinati. Si sanificano le mani, sanno tenere le distanze, si lasciano misurare la temperatura. A chi arriva in anticipo consigliamo una sosta alla caffetteria o un giro nei giardini».

Maria e Alberto sono una coppia di fidanzati arrivati da Malcesine: «Ho prenotato giovedì per le 11.30 di oggi (ieri, ndr) - spiega lei - ed è la nostra prima volta al Buonconsiglio. Da noi pioveva. Non vedevamo l'ora di una visita culturale». Qualcuno confessa che ha scelto Trento e non Bolzano per passare la domenica perché aveva capito che per entrare in Alto Adige serve il pass vaccinale (limitato invece a interno dei locali pubblici e strutture ricettive).

Regna un po' di confusione sulla ritrovata libertà di movimento, ma la voglia di "evadere" è tanta. Elisa e Roberto, con la piccola Viola, sono arrivati da Torino. Mentre la figlia più grande è impegnata in una gara al palaghiaccio, visitano gli spazi esterni del castello: «Non sapevamo che ci volesse la prenotazione, peccato. In albergo ci hanno parlato solo dell'ingresso gratis».

Diego e Alice sono una giovane coppia arrivata dal Veronese: «Prima volta al Buonconsiglio. Abbiamo visto su internet che riapriva. Siamo venuti in giornata. Bello visitare un palazzo storico, ma ci sembra un po' strano farlo con la mascherina».

A Palazzo delle Albere la mostra sul pittore Moggioli. Osvaldo Negra, naturalista del Muse esperto in avifauna, l'ha visitata: «Sono appassionato di pittura. Luce, colore. Durante i mesi di restrizioni ho assaporato la cultura sui libri e nelle visite virtuali. Ma vedere i quadri reali non ha prezzo».

Il vicino Muse ha registrato il tutto esaurito: dalle 10 alle 16 blocchi di visita ogni venti minuti, su prenotazione naturalmente (ieri solo online), per 32 persone contemporaneamente. Tempo a disposizione: massimo due ore.

Nonna Maria Rosa, mamma Elisa e bambina (Erin) sono arrivate dal Garda bresciano: «Prima volta al Muse. Usciamo da mesi pesanti, ci serviva una boccata d'ossigeno e di cultura. Volevamo prenotare per il sabato, ma era tutto pieno. Meglio, in questa domenica era pure gratis!». Il piacere di scoprire il Muse anche per i trentini doc e acquisiti. Una coppia di veronesi over 60 è arrivata da Ala, dove vive da trent'anni: «Io - racconta la signora - avevo già visto il Muse con l'università della terza età. Mio marito no. Siamo già vaccinati. Forse c'è stata troppa prudenza a aprire i musei così tardi. Con questi protocolli di sicurezza si poteva fare già qualche mese fa».

Bruno, pensionato trentino, ha letto sull'Adige, cui è abbonato, della riapertura dei musei e della gratuità di ieri: «Ho aspettato otto anni a venire. Non mi piace il quartiere, ma il Muse è bello. Sono ottimista: se i vaccini procedono, credo che i musei non chiuderanno più».

A Rovereto, tutto esaurito al Mart, che ha pure inaugurato la nuova mostra «Picasso, De Chirico, Dalì: dialogo con Raffaello» firmata Vittorio Sgarbi.

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