Covid / Il caso

Il buon esempio della politica trentina: consiglieri pronti a vaccinarsi

Un bel segnale: oggi tocca al vicepresidente della giunta, Mario Tonina. La consigliera del Patt Paola Demagri è volontaria nei centri vaccinali

di Matteo Lunelli

TRENTO. Quando l'esempio arriva dalla politica. Ed è un esempio vero e concreto: niente scorciatoie, niente "politichese", niente colori di partito. È il caso del Trentino: sono 13 i consiglieri provinciali che hanno diritto a prenotare la propria vaccinazione, ovvero quelli con più di 55 anni, e sono 12 quelli che l'hanno già fatto. Hanno atteso diligentemente il proprio turno e, allo scoccare della "fascia d'età" giusta, si sono collegati al Cup.

Tra di loro c'è anche il primo membro della giunta, ovvero il vicepresidente e assessore Mario Tonina, ma anche il presidente del Consiglio Walter Kaswalder. Ci sono uomini e donne di maggioranza e di opposizione, per una volta uniti sotto lo stesso slogan: «Cari trentini, vaccinatevi. È la strada per uscire dall'incubo». E c'è anche chi, visto il suo mestiere (è infermiera, poi coordinatrice e anche responsabile del Servizio infermieristico dell'Ospedale Valli del Noce), farà anche qualcosa di più: da ieri primo maggio, infatti, Paola Demagri è volontaria nei centri vaccinali. «Nei fine settimana farò parte della squadra volontari. Ne sono orgogliosa. Ho prenotato la mia dose giovedì sera e mi verrà somministrata lunedì. Vaccinarsi è un atto di responsabilità ma anche di generosità verso gli altri».

Oggi, come accennato, è invece in programma la vaccinazione del primo membro della giunta. «Riceverò la dose a Trento - ci dice soddisfatto Mario Tonina, classe '58 - avrei potuto prendere appuntamento anche per il primo maggio, ma avevo alcuni appuntamenti istituzionali. Sono felice di essermi prenotato: dobbiamo dare il buon esempio, per far capire a tutti i cittadini che bisogna vaccinarsi, altrimenti non riusciremo a uscire da questo incubo. Basta guardare Israele e Inghilterra».

Anche Alessandro Savoi, 63 anni, si vaccinerà il 2 maggio. «Tutti devono farlo e i sanitari che non vogliono vanno sanzionati». Chi ha già ricevuto la prima dose è invece il presidente Walter Kaswalder, classe 1956. «Ho prenotato, con facilità, qualche giorno fa e ho già ricevuto la prima dose. Dopo averla fatta ho chiesto per curiosità quale vaccino fosse e mi hanno detto AstraZeneca: ecco, sono contento di aver fatto quello visto che qualcuno ha manifestato dei dubbi. Posso dire che non mi ha fatto nulla, nemmeno un po' di dolore al braccio». Da un presidente all'altro, ecco il 56enne Roberto Paccher, numero una della Regione: «Ho prenotato giovedì sera intorno alle 23 e lunedì riceverò la prima dose. Ne sono molto felice e l'invito è a tutti i cittadini: appena sarà il vostro turno, vaccinatevi». Restando in ambito "presidenziale", anche l'ex numero uno della Provincia si vaccinerà. «Mi sono prenotato senza alcun problema - ci dice Ugo Rossi - e nei prossimi giorni riceverò la prima dose. L'appello? Usiamo il buon senso, senza nessun timore e vacciniamoci». «Mi sono prenotato - aggiunge Pietro De Godenz - spostando l'appuntamento che avevo preso ma che non potevo rispettare per impegni con la Commissione. È stato tutto semplice. Ovviamente invito tutti a vaccinarsi e sono molto rigido con chi, soprattutto in ambienti come quello sanitario e scolastico, non intende proteggersi». «Mi sono vaccinato a fine aprile a Trento - ci dice invece Giorgio Tonini - e ho trovato il sistema davvero efficiente. Trovo discutibile solo la decisione trentina di far passare oltre 40 giorni tra vaccino e richiamo, in contrasto con i protocolli nazionali. Spero sappiano quello che fanno. L'appello è a vaccinarsi tutti il prima possibile».

Chi ha già "dato" è anche Lucia Coppola: «Sono del 1951 e ho ricevuto la prima dose di Pfizer a metà aprile, mentre attendo il richiamo il 23 maggio. Mi sono prenotata online con estrema facilità e ho apprezzato molto il servizio del Centro vaccinale di via Briamasco: medici, infermieri e volontari, sono stati tutti splendidi e gentili. Inconcepibile che manchino all'appello così tanti sanitari».

In attesa è invece Claudio Cia: «Avrò la prima dose venerdì prossimo. Il sistema l'ho trovato molto efficiente, evidentemente nel corso delle settimane è stato notevolmente perfezionato. Non mi sento di fare nessun appello ritenendo i trentini sufficientemente responsabili».

Avranno a breve l'appuntamento anche Giorgio Leonardi e Alessandro Olivi: il primo, classe '64, ci spiega che «ai trentini dico che vaccinarsi rappresenta un alto senso di responsabilità per cui consiglio a tutti di farlo», mentre il secondo, ancora per qualche settimana 54enne, sottolinea che «mi fido della scienza e della ricerca e a breve compirò il mio atto di responsabilità. Ho già accompagnato i miei genitori e possono testimoniare che il sistema trentino funziona». La tredicesima over 55 del consiglio, Mara Dalzocchio, non siamo riusciti a contattarla.

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