Scuola / Le regole

L'annuncio dell'assessore Bisesti: «Tutti in presenza al 100% prima di giugno»

L'esponente della giunta Fugatti con delega all'Istruzione e all Cultura spiega che dopo le prime classi, lunedì toccherà ai maturandi. Poi il progressivo allargamento alle altre classi dipenderà dalla percentuale possibile di riempimento degli autobus

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di Giorgio Lacchin

TRENTO. L'obiettivo è chiudere l'anno scolastico con tutti gli studenti in presenza al 100%, anche quelli di seconda, terza e quarta superiore. Mirko Bisesti alza l'asticella e vuole che tutti lo seguano. Vuole è una parola grossa, forse; diciamo allora che l'assessore provinciale all'Istruzione auspica ardentemente che il popolo della scuola lo faccia.

Lunedì scorso, intanto, sono rientrate in presenza al 100% le classi prime e lunedì prossimo toccherà ai maturandi. Bisesti, in missione ad Arco, e si è collegato in videoconferenza con la sovrintendente scolastica Viviana Sbardella e i dirigenti degli istituti: ne ha colto le preoccupazioni e le necessità ma ha ribadito il suo piano.

«Da lunedì 3 maggio inizia il percorso che deve portare gli studenti delle quinte al 100% in presenza. I dirigenti scolastici hanno chiesto libertà di organizzazione, autonomia, gradualità. D'accordo, ma le quinte devono arrivare al 100%. L'obiettivo è fissato: da lunedì prossimo la quota in presenza si alza». Per arrivare al 100% per tutti, occorre che il Governo autorizzi l'aumento della capacità di carico dei mezzi pubblici di trasporto, ferma al 50%. Se non lo fa, diventa complicato.

Ma il Governo ci sta pensando? «Deve pensarci», attacca deciso Bisesti. «Noi abbiamo posto la questione e il Governo deve dare assolutamente una risposta ai ragazzi. Così come ha alleggerito le misure in altri settori, deve alleggerirle anche qui. Anche perché grazie alle vaccinazioni la situazione sta migliorando. Noi abbiamo seguito le indicazioni sanitarie: adesso tocca al Governo». L'atteggiamento di Roberto Ceccato è più morbido di quello di Bisesti.

«Si arriverà gradualmente al 100% in presenza per gli studenti delle quinte superiori», dice con voce tranquilla il dirigente del dipartimento Istruzione della Provincia. «Intanto lunedì prossimo si parte. I dirigenti scolastici hanno chiesto di poter decidere in autonomia la progressione dei rientri, ciascuno per la propria scuola, e per noi va bene: non vi costringiamo, abbiamo risposto, valutate voi, tenendo d'occhio l'obiettivo e le esigenze degli studenti». Dopo le quinte «si penserà innanzitutto alle seconde classi», rivela Ceccato, «e la settimana prossima capiremo quali spazi ci sono. Per colpa della pandemia i ragazzi delle seconde non hanno pace da quando hanno fatto il salto dalle medie. Le superiori, per loro, sono sinonimo di emergenza».

È evidente, ripete il dirigente provinciale, che si potrà riportarli al 100% in aula solo quando cambierà la percentuale di riempimento dei mezzi pubblici autorizzata dal Governo. «Con le prime e le quinte superiori più le serali - anche loro tornate al 100% in presenza - ci avviciniamo al 75% di studenti in aula. Il Governo chiedeva almeno il 60%: noi dunque facciamo molto meglio.

In Trentino vorremmo riportare tutti in presenza al 100% ma se non cambiano le disposizioni governative sui trasporti è impossibile. Riportare in classe tutti quelli di prima e di quinta è già una forzatura. Sul fronte dei trasporti siamo al limite. È un po' la contraddizione dello Stato: ti chiede di arrivare al 100% ma non modifica la norma sui trasporti. E la Provincia non ha margini di autonomia in questo campo».

Ceccato, infine, non è sorpreso dal numero delle classi in quarantena: «Finché stiamo sotto le 100 siamo nella normalità. Ovvio, teniamo monitorato tutto ma per ora non siamo preoccupati».

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