Economia / Ripartenza

Nominati i «commissari» per le grandi opere stradali in Trentino: ecco chi sono e quanto guadagneranno

Dalla circonvallazione di Pinzolo al raddoppio della Valsugana a Grigno, la giunta nomina i manager esterni per velocizzare gli appalti e le realizzazioni

TRENTO. Per far partire le opere pubbliche, talvolta, serve gente con i superpoteri. In ballo, in questo caso, ci sono la sistemazione della statale della Valsugana, la variante di Pinzolo, la ciclabile del Garda, la zona di Ravina dove sorgerà il nuovo ospedale e il sottopassaggio di Spini di Gardolo. E i superpoteri per far partire i lavori li avranno cinque commissari straordinari, nominati martedì scorso con una delibera dalla Giunta provinciale.

«Si tratta di opere strategiche, muoveranno quasi 200 milioni di investimenti» dicono dagli uffici di Piazza Dante. «Bisognava dare uno sprint». E così, dopo l'approvazione, nel novembre scorso, di una legge per istituirne la figura, dopo un avviso di manifestazione di interesse cui hanno risposto ventotto candidati e una selezione in base al curriculum, eccoci arrivati ai cinque commissari. A ciascuno di loro sarà data la funzione di stazione appaltante: potranno agire in deroga alle leggi nazionali e provinciali sui contratti pubblici senza dover passare per la Consip e le agenzie degli appalti.

In particolare, l'ingegner Stefano Torresani si occuperà della riorganizzazione della statale 47 della Valsugana nel tratto tra Castelnuovo e Grigno (importo stimato dell'opera 61.215.000 euro, tempo di consegna 60 mesi), con un compenso di 40mila euro lordi annui; l'ingegner Massimo Bonenti si occuperà della variante di Pinzolo, sulla statale di Campiglio, in Val Rendena, molto complicata da progettare perché bisognerà farla passare sul Sarca (importo stimato 80.213.593,64 euro, tempo di consegna 54 mesi), con un compenso di 40mila euro lordi annui; l'ingegner Francesco Misdaris (studio a Rovereto, marito della vicesindaca Robol)  si occuperà della ciclovia sulla sponda occidentale del Garda (importo stimato 28.000.000 di euro, tempo di consegna 48 mesi), con un compenso di 35mila euro lordi annui; l'ingegner Mauro Bonvicin si occuperà della messa in sicurezza della statale 12 a Ravina, dove dovrà sorgere il nuovo ospedale (importo stimato 19.000.000 di euro, tempo di consegna 45 mesi), con un compenso di 25mila euro lordi l'anno; l'ingegner Gianfranco Cesarini Sforza, infine, si occuperà del sottopasso tra la statale 12 e via Palazzine a Spini di Gardolo, l'opera di minor impatto economico (importo stimato 11.000.000 di euro, tempo di consegna 42 mesi), con un compenso di 20mila euro lordi l'anno.

Ciascuno di loro, oltre al compenso fisso, avrà diritto anche una compensazione variabile (che potrà arrivare al massimo a 50mila euro), e sarà erogata una volta all'anno a seconda dei risultati ottenuti. Tutti avranno a disposizione un budget proporzionale al valore dell'opera da realizzare, da utilizzare per affidare incarichi accessori e consulenze.

Si metteranno all'opera il 2 maggio e rimarranno in carica fino alla fine dei lavori.«Abbiamo davanti una sfida importantissima, velocizzare i lavori per rilanciare l'economia trentina oltre l'emergenza Covid-19», ha detto il presidente Maurizio Fugatti, che, peraltro, visto che bisogna decidere la loro sede, sta pensando di «far sì che ogni commissario stia a contatto con il suo territorio» (e di mettere, cioè, chi si occuperà della statale della Valsugana in Valsugana, chi si occuperà della variante di Pinzolo a Pinzolo, e via dicendo).

Per il momento, i commissari stanno facendo il punto della situazione. Giovedì, freschi di nomina, sono stati ricevuti nella sala Depero del palazzo di piazza Dante. All'incontro, oltre ai tecnici della Provincia, erano presenti il presidente Maurizio Fugatti, il dirigente per gli affari generali Luca Comper, il dirigente dell'agenzia provinciale per le opere pubbliche Luciano Martorano e il dirigente generale Paolo Nicoletti.

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