Assicurazioni / Il bilancio

Anno d’oro per il gruppo Itas: utile netto consolidato di 26,4 milioni euro

Approvato il bilancio 2020. In futuro si punterà sempre di più sulle coperture legate alla tutela della vita umana e della salute

TRENTO. IL Gruppo Itas chiude con un utile netto consolidato di 26,4 milioni €, in decisa crescita rispetto al 2019 (-10,1 milioni €). Nell’esercizio appena

concluso si è registrato un incremento del risultato del saldo tecnico nel segmento dei rami danni, nonché un importante contributo da parte del segmento dei rami vita.

Il risultato dell’esercizio e le azioni a diretto sostegno del capitale hanno comportato un rafforzamento del patrimonio netto che raggiunge i 503,2 milioni €, in aumento rispetto al 31.12.2019 di 111,9 milioni € (+28,6%). Il Solvency Ratio di gruppo si attesta al 184% (137% al 31.12.2019) con un surplus di capitale di 374 milioni €, in miglioramento di ben 47 punti rispetto al 31.12.2019.

L’amministratore delegato di Itas, Alessandro Molinari, evidenzia come nel bilancio si sia già consolidata una crescita ulteriore del settorewelfare, con particolare riferimento al Fondo Pensione aperto Plurifonds (+17,9% di raccolta) e alle polizze di copertura rischio morte e della non autosufficienza.

SEGMENTO DANNI

I premi nei rami Danni ammontano nell’esercizio a 779,9 milioni euro, in calo del 6,4% rispetto al 2019. Gli effetti di tale andamento derivano da un lato dal marcato rallentamento dell’economia che ha evidentemente comportato riflessi sul comparto assicurativo (in particolare i rami Auto sono stati trainati al ribasso per il crollo delle immatricolazioni), nonché da una politica industriale che sta riformando determinati rischi con andamenti tecnici non soddisfacenti.

Si evidenzia inoltre come si siano introdotte iniziative di pricing a favore dei soci assicurati che hanno anch’esse contribuito al calo dei premi.
Il Combined Ratio si attesta a 97,3% influenzato dal contenimento della sinistralità di competenza in particolare nel comparto Auto.

SEGMENTO VITA

La raccolta netta Vita, comprensiva dei contratti di investimento, si attesta a 430,4 milioni euro a conferma di una robusta attrattività del marchio. Le riserve crescono del +11,5% superando i 4,4 miliardi di euro.
I premi del segmento Vita, comprensivi dei contratti di investimento, raggiungono 629,5 milioni di euro, un dato che risente positivamente dello sviluppo dei prodotti nei settori welfare e sanitario.

Molto positiva, invece, la dinamica dei settori core: la crescita del fondo pensione aperto (Plurifonds), la cui raccolta è stata pari a 136,6 milioni (+17,9%) ha dato ulteriore impulso al patrimonio (+13,6% pari a 968,3 milioni di euro) ad esso dedicato. Anche le nuove adesioni hanno registrato un importante incremento portando il numero degli aderenti a superare le 83 mila unità. Il fondo pensione aperto si conferma pertanto uno dei prodotti di punta del Gruppo Itas, in grado di fornire risposta ai soci assicurati su un tema così importante come quello previdenziale.

Il presidente di Itas Vita Giuseppe Consoli ha espresso ampia soddisfazione per i dati del bilancio 2020 rimarcando “l’alta qualità dell’offerta di Itas nelle coperture legate alla tutela della vita umana e della salute, due ambiti nei quali la Compagnia concentrerà sempre di più i propri sforzi futuri per offrire ai soci assicurati una protezione che li tuteli a 360 gradi”.

comments powered by Disqus