Sanità / L’interpellanza

Dipendente dell’Apss fa smartworking dalle Canarie, il caso diventa nazionale

Radio e televisioni di tutta Italia parlano della vicenda sollevata da Filippo Degasperi (Onda Civica). Benetollo: “L’importante è svolgere bene l’incarico”

TRENTO. Sta facendo discutere non solo in Trentino, ma anche in Italia, il caso sollevato da Filippo Degasperi. Quello per cui si può lavorare per l'Azienda sanitaria trentina anche in piena pandemia standosene su una spiaggia di Lanzarote, nelle Canarie. Basta avere un computer.

Il caso - ma a quanto pare non è l'unico perché è una prassi consentita - è stato sollevato da una interrogazione del consigliere provinciale di Onda Civica con cui si chiede lumi alla Provincia sul fatto che una dirigente dell'Azienda sanitaria nei mesi di dicembre e gennaio scorsi risultava regolarmente in servizio ma sulla sua pagina Facebook postava foto di lei in spiaggia e paesaggi stupendi delle Canarie.

Il consigliere provinciale correda infatti la sua interrogazione con una serie di foto della dirigente e sostiene di aver accertato che si trovava non in ferie per un lungo periodo, ma che lavorava in modalità telelavoro dall'isola spagnola. «È ragionevole ritenere - scrive Degasperi - che l'attività di telelavoro sia stata svolta per un significativo periodo dalla località di Lanzarote e che la dirigente abbia beneficiato di un orario di assoluto privilegio in un periodo drammatico per la sanità trentina».

E dunque chiede se l'Azienda era a conoscenza di dove si trovasse la dirigente e se era effettivamente in telelavoro.Il dirigente generale dell'Azienda sanitaria, Pierpaolo Benetollo, non entra nel merito del caso specifico ma spiega che: «Molti dipendenti dell'Azienda e anche dirigenti lavorano in smartworking, che è cosa diversa dal telelavoro, perché non richiede una postazione fissa. In smartworking non interessa da dove ci si collega, ci si può trovare anche all'estero, l'importante è che si svolga il lavoro richiesto e che sia informato il capo».

Il direttore Benetollo sottolinea che: «L'Azienda sanitaria trentina è all'avanguardia nella flessibilità del lavoro. E può capitare, se necessario, che ci si colleghi anche alle dieci di sera o alle 5 di mattino». Se si è su una spiaggia poco importa.

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