Covid / La campagna

L'Apss: oggi pomeriggio riprendono le vaccinazioni anche con AstraZeneca: prenotazioni confermate

Chi ne ha già diritto può di nuovo prendere appuntamento tramite il Cup online, salvo il personale scolastico e universitario per il quale la finestra si apre domenica alle 23. Ferro: recuperiamo il tempo perduto

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Dopo il via libera di Ema (Agenzia europea per i medicinali) e poco fa anche dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco), oggi pomeriggio riprendono anche in Trentino le somministrazioni del vaccino AstraZeneca.

Restano quindi confermate tutte le vaccinazioni prenotate per il pomeriggio di oggi e per i prossimi giorni.

Lo comunica l'Azienda sanitaria precisando che sono riprese da questa mattina anche le prenotazioni al Cup online, ad eccezione del personale scolastico delle scuole di ogni ordine e grado e dell'università che potrà prenotarsi dalle ore 23 di domenica 21 marzo.

Tutte le persone a cui è stato annullato l'appuntamento per la vaccinazione riceveranno un sms per riprenotare al Cup online (ad eccezione degli over 75 che sono stati confermati o richiamati su invito).

Le vaccinazioni riprendono anche negli ambulatori dei medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna vaccinale. 

"Dalla prossima settimana, rispetto ad altre regioni, riprenderemo il tempo perduto nella somministrazione dei vaccini anti-Covid", ha detto il direttore del dipartimento prevenzione dell'Apss, Antonio Ferro, il quale ha lanciato un altro appello ai cittadini perché ricorrano alla vaccinazione, "che ci porterà fuori da questo tunnel".

Dopo lo stop  e il supplemento di indagi, imposto soprattutto per la decisione tedesca di quattro giorni fa, tra i primi ad annunciare la ripartenza, dopo i contatti dei giorni scorsi, sono state l'Italia di Mario Draghi e la Francia di Emmanuel Macron.

In Italia anche i farmacisti potranno somministrare i vaccini.

Anche in Germania la campagna riprenderà oggi, mentre la Spagna lo farà con qualche cautela in più da mercoledì prossimo.

Norvegia e Svezia invece tirano decisamente il freno: nonostante le rassicurazioni, AstraZeneca rimarrà sospeso "fino a quando non avremo un quadro completo della situazione".

L'Agenzia del farmaco comunque, dopo un'attenta analisi dei dati, è arrivata alla conclusione che il vaccino è "efficace e sicuro" e che i "benefici superano qualsiasi possibile rischio", escludendo difetti nella qualità della manifattura o in lotti specifici. Le consultazioni hanno portato alla "chiara conclusione scientifica" che il siero di Oxford "non è associato" con l'aumento dei coaguli di sangue osservato da alcuni scienziati, ha indicato la direttrice dell'Ema, l'irlandese Emer Cooke. 

Ma mentre ripartono le vaccinazioni con AstraZeneca, l'Ue appare divisa sulla proposta della presidente della Commissione Ursula Von der Leyen di una stretta sull'export dei vaccini al Regno Unito, mentre secondo Bloomberg nell'Ue ci sono ancora 20 milioni di dosi inutilizzate nei frigoriferi.

Le posizioni sono emerse al Coreper di mercoledì, dove gli ambasciatori di Belgio, Olanda e Irlanda sono apparsi esitanti rispetto invece a quelli di Italia, Francia, Germania e Danimarca che hanno sostenuto l'indirizzo di Von der Leyen.

La decisione finale spetta comunque ai leader, che ne parleranno al vertice della settimana prossima. La Commissione nel frattempo ha fatto sapere di voler inviare al più presto una lettera ad AstraZeneca "per avviare un dialogo con l'azienda nel quadro della risoluzione dei conflitti" e fare tutto il possibile per obbligarla a rispettare i suoi impegni.

Se alcuni Stati avessero avuto il vaccino e altri no, "sarebbe stato devastante per l'unità europea e avrebbe distrutto il mercato unico", dice intanto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen su 'La Repubblica' difendendo i contratti sui vaccini, annuncia che AstraZeneca è stata "messa in mora" per i ritardi nelle forniture e chiede "reciprocità" sull'export di vaccini, rivolgendosi in particolare al Regno Unito. E' "estremamente fiduciosa" che si possa vaccinare il 70% della popolazione entro l'estate. Non chiude a Sputnik, il vaccino russo. I pass verdi, spiega, sono un "certificato neutrale, non è discriminatorio".

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