Il piano dei vaccini in Trentino: ecco tutte le tappe, per fasce di età e categorie (con diversi vaccini)

di Matteo Lunelli

Un lavoro gigantesco. Una campagna enorme. Con, per di più, due inquietanti incognite: la prima è l’arrivo effettivo dei vaccini, perché ad oggi stiamo comunque facendo i conti con promesse fatte da aziende farmaceutiche all’Unione europea, che le ha girate al governo italiano, che le ha poi girate ai singoli presidenti di regione o provincia autonoma. La seconda incognita è la certezza di dover portare avanti la maxi operazione, la più grande campagna vaccinale mai fatta nella storia, nel pieno di una pandemia mondiale, con le pericolose varianti che arrivano e con il numero di contagi che potrebbe tornare ad aumentare.

Ma ci sono anche due aspetti favorevoli, ovvero la voglia della popolazione di aderire alla vaccinazione e la concreta possibilità che in corso d’opera, verosimilmente nell’arco di qualche settimana, le forniture non saranno più un problema.

La tabella qui sotto, nella quale abbiamo provato a sintetizzare, con le informazioni a disposizione ad oggi e la consapevolezza che tutto potrebbe cambiare nell’arco di pochi giorni (in meglio o in peggio), dimostra subito un aspetto. La “fase 1”, che in Trentino sta per terminare ed è stata decisamente positiva e tranquilla (al netto del caso della soluzione fisiologica somministrata per errore a Rovereto), non è stata che una sorta di “riscaldamento pre partita”. O una prova generale, un test d’ammissione, chiamatelo come volete. Lo dicono i numeri: circa 20 mila persone tra medici, infermieri, oss e ospiti Rsa sono la fetta più piccola rispetto alle prossime fasi. E lo dice anche la logistica, nel senso che vaccinare persone che sono già in un ospedale o in un luogo “sanitario” è ovviamente più facile rispetto a dover far muovere i cittadini o andare direttamente a casa loro o nel loro luogo di lavoro.Insomma, la vera partita inizia adesso. E non saranno 90 minuti e nemmeno 90 giorni.

L’avvio della fase 2, quattro giorni fa, non è stato dei migliori, con il caos nelle prenotazioni per il vaccino agli anziani over 80. Ora Azienda sanitaria e Provincia sono al lavoro per azzerare disagi e proteste, e dalla settimana prossima sarà possibile continuare a prenotarsi. Per questo secondo “step” numeri, tempi e modalità sono piuttosto chiare (ieri erano 878 le prime dosi somministrate, tra cui i primi “allettati” con il personale sanitario a domicilio), ma è già tempo di iniziare la “fase 3b”. In virtù del fatto che il vaccino è diverso, l’Azienda sanitaria potrà e dovrà portare avanti contemporaneamente, anche se su binari paralleli, la somministrazione alla fascia più anziana della popolazione e quella a personale scolastico, forze dell’ordine e carceri. Di questo gruppo fanno parte circa 30 mila persone. Gli insegnanti under 55, dalle materne alle superiori, sono esattamente 7.926. Ma a questi bisogna aggiungere i docenti delle private, degli asili, dell’università, il personale non docente e ausiliario, oltre alle forze dell’ordine e alle carceri. Insomma arriveremo a totali simili a quelli degli over 80: se per gli anziani la previsione è di due mesi interi per completare le somministrazioni, con la fascia “scuola e divise” potrebbe volerci meno tempo, considerato che il vaccino AstraZeneca è più “comodo” da usare e trasportare di Pfizer e che si tratta di persone più facili da raggiungere e coinvolgere.

Altra questione: l’insegnante di 57 anni? Stiamo parlando di circa 3.000 persone over 55 dalle materne alle superiori solo per il reparto provinciale e ovviamente non avrebbe alcun senso attendere per loro la “fase 4” della campagna, con studenti che avrebbero la prima ora un insegnante “immune” e la seconda ora uno non ancora vaccinato. Con queste persone, quindi, si procederà in contemporanea ma utilizzando Pfizer o Moderna invece di AstraZeneca.

A proposito dei tre vaccini attualmente sul mercato in Italia: entrambi richiedono la somministrazione di una doppia dose, ma AstraZeneca è il più maneggevole in quanto ogni boccetta contiene il vaccino per una puntura, mentre Pfizer va “diluito” (1 flacone 6 dosi) e anche Moderna (1 flacone 10 dosi).
Poi avanti con la fascia 60-80 e persone fragili, quasi 120 mila trentini. Infine il resto della popolazione: per arrivare al 75% della popolazione totale, escludendo i minori di 14 anni, dovremo vaccinare in tutto 345 mila trentini (405 mila considerando anche la fascia 0-14 anni). Come detto, un lavoro gigantesco.

RIASSUMENDO:

Fase 1
Target: Medici, infermieri, oss, ospiti Rsa, personale Rsa
Numero: circa 20.000 persone
Data inizio: 27 dicembre 2020
Data fine (2 dosi): fine febbraio
Situazione: prima dose a tutti, richiamo a circa 9.000
Vaccino somministrato: Pfizer

Fase 2
Target: Anziani con più di 80 anni
Numero: circa 35.000 persone
Data inizio: 2 febbraio 2021
Data fine: fine marzo
Situazione: circa 900 prime dosi somministrate
Vaccino somministrato: Pfizer e Moderna

Fase 3a
Target: persone tra i 60 e gli 80 anni, persone fragili, malati cronici
Numero: circa 118.000 persone (solo fascia 60-80)
Data inizio: da definire, indicativamente inizio aprile
Data fine: da definire, indicativamente 2 o 3 mesi
Situazione: in fase di organizzazione
Vaccino somministrato: Pfizer e Moderna

Fase 3b
Target: personale scolastico, forze dell'ordine, carcere sotto i 55 anni
Numero: circa 30.000 persone (7.926 solo insegnanti provinciali, di ruolo e tempo determinato)
Data inizio: metà-fine febbraio
Data fine: da definire, indicativamente 2 mesi
Situazione: in fase di organizzazione
Vaccino somministrato: AstraZeneca

Fase 4
Target: tutta la cittadinanza, esclusi i target di fase 1, 2, 3a e 3b
Numero: circa 250.000 persone
Data inizio: da definire, non prima di giugno
Data fine: da definire, non prima di ottobre
Situazione: da organizzare
Vaccino somministrato: Pfizer, Moderna, AstraZeneca e altri

 

 

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