L'Azienda Sanitaria: "Tutti gli ultraottantenni vaccinati entro febbraio". Ma i conti non tornano: mancano almeno 42 mila dosi di vaccini

di Gigi Zoppello

Sabato pomeriggio il presidente della Provincia Fugatti, con i dirigenti Benetollo e Ruscitti, ha delineato il piano di azione del Trentino per le vaccinazioni anti-Covid, stante la difficoltà di ricevere adeguate scorte dalle ditte produttrici. E proprio Pier Paolo Benetollo, direttore generale dell’Apss, si è lasciato andare ad una previsione rosea: ha detto che nel mese di febbraio si concluderà la seconda fase di copertura vaccinale per il target degli ultraottantenni.

Ma cosa significa, nel concreto? Fino alla data di sabato 30 gennaio, in Trentino, sono state somministrate 19.709 dosi (di cui 5.947 richiami); ma ai soli ospiti di residenze per anziani sono state somministrate 5.317 dosi (fonte: comunicato stampa Azienda Sanitaria del Trentino). Il che significa che 8.445 vaccinati sono facenti parte dei medici, infermieri ed operatori della sanità.

Con poco più di 5 mila vaccinati nelle Rsa, se l’Azienda Sanitaria vorrà portare a termine le vaccinazioni a tutti gli ultraottantenni, mancano ancora 71 mila dosi da somministrare. Detto in un altro modo: nei mesi di dicembre e gennaio sono stati vaccinati circa 5 mila anziani, ed ora il dottor Benetollo ci informa che si riuscirà a vaccinarne 32.683 nei prossimi 28 giorni.

E’ facile, infatti, stabilire quanti sono i «famosi ultraottantenni»: secondo i dati aggiornati dell’Istat in Italia sono 4.296.288. Visto che il vaccino va somministrato in due dosi, a livello nazionale servono - solo per gli over 80 - ben 8.592.576 dosi.

In Trentino gli ultraottantenni sono circa 38 mila. Per la precisione 38.129 all'1 gennaio 2020 (fonte: Servizio Statistica della Provincia Autonoma di Trento, ultimo dato disponibile), e per vaccinarli tutti (entro febbraio) servono cioè 76 mila dosi.

Ce la faremo? Veniamo da una settimana in cui tutte le case produttrici hanno ridotto l’invio del 20% in media.

Pfizer la scorsa settimana ha ridotto del 29% le dosi inviate sui territori. E per la prossima settimana la riduzione sarà del 20%. Moderna ha ridotto a sua volta le dosi di febbraio del 20%. Astra Zeneca (vaccino approvato ieri dall’Aifa) ha ridotto infine la propria previsione di dosi, passate da 16 a 8 milioni, ed in particolare 3,4 milioni di dosi nel primo trimestre dell’anno. (Fonte: Maurizio Fugatti, conferenza stampa del 30 gennaio 2021).

Il commissario Arcuri, nell’incontro di sabato, ha aggiunto che fra l’1 e 7 febbraio Pfizer invierà al Trentino 4680 dosi di vaccino, Moderna 600. Nella seconda settimana, arriveranno in Trentino di nuovo rispettivamente 4680 e 1200 dosi. Nella terza settimana, al Trentino andranno 5850 dosi Pfizer. Fra il 22 e il 28 febbraio, sono annunciate altre 5850 dosi di Pfizer e 4500 dosi di Moderna. In totale, nel mese di febbraio, si prevede quindi di avere a disposizione in Trentino 27.370 dosi vaccinali. Ma per «completare la fase vaccinale degli ultraottantenni» come ha promesso Benetollo, servirebbero 76 mila dosi.

Quindi - anche supponendo di non vaccinare più nessun operatore sanitario - mancano all’appello 48.630 dosi.

Se poi arrivassero anche le ulteriori 6 mila dosi di Astra Zeneca che Arcuri ha promesso (ma non garantito), ci mancano sempre 42.630 dosi vaccinali.
«Sempre che le società farmaceutiche, di qui in poi, rispettino gli impegni presi» (fonte: Maurizio Fugatti, conferenza stampa del 30 gennaio 2021).

Il grafico: popolazione ultraottantenne in Trentino all'1 gennaio 2020(Servizio Statistica Provincia Autonooma di Trento, ultimo dato disponibile)

 

 

Il gafico: popolazione ultraottantenne in Italia

 

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