Nei siti degli hotel trentini la scritta "Gay benvenuti". Luca Zeni: "Come per i cani", e Visit Trentino la fa togliere

Sui siti internet di alcuni hotel trentini - nel portale Visit Trentino - compariva la scritta “Gay benvenuti». Ma adesso è sparita. E scoppia un caso, dopo l’interrogazione del consigliere provinciale Luca Zeni del PD.

L’etichetta «gay friendly» è ormai consolidata in tutto il mondo, e sono molte le strutture che segnalano alla clientela LGBTQ di non avere pregiudizi sulla libertà di orientamento sessuale o di genere. Per Zeni «anche Trentino Marketing pare aver recepito questa indicazione del mercato turistico, e attraverso il sito Visit Trentino vengono promossi numerosi alberghi che vogliono posizionarsi e caratterizzarsi come attenti a non discriminare gli ospiti in base all’orientamento sessuale. Tuttavia - prosegue l’interrogazione - nell’elenco dei servizi di tali strutture non compare mai la denominazione “gay friendly”, riconosciuta a livello internazionale come marchio per rappresentare quanto illustrato, ma l’infelice e discutibile traduzione “gay benvenuti”. Un’espressione che richiama la possibilità di accesso alla struttura di animali (“sono benvenuti i cani”), più che una particolare sensibilità rispetto a quanto già il diritto prevede come principio inderogabile e universale. Siamo certi - conclude Zeni - che si tratti di una svista involontaria, dovuta probabilmente a superficialità nella traduzione, ma alcune segnalazioni di persone interessate che hanno percepito come stonata questa indicazione, ci hanno indotto alla segnalazione in oggetto».

Immediata la risposta dalla struttura turistica provinciale. Con riferimento all’interrogazione
sulla una impropria traduzione utilizzata all’interno delle pagine di alcune strutture ricettive nel sito visittrentino.info per individuare le strutture che il sistema turistico internazionale riconosce come “gay friendly”, arriva in una nota la precisazione di Trentino Marketing, società della Provincia autonoma di Trento che si occupa di promozione turistica.

La nota spiega che «la dicitura utilizzata, “benvenuto gay”, è un tag dei servizi che la piattaforma Feratel mette a disposizione delle organizzazioni turistiche (valevole per le strutture ricettive di tutti i paesi dove Feratel è presente, come Austria Germania e altre località italiane), selezionabile in maniera autonoma dalle strutture ricettive.

Trentino Marketing già a giugno 2020 aveva chiesto di oscurare il flag perché non lo riteneva idoneo e quindi non collocabile all’interno della sezione “serviz” della struttura ricettiva.

Per un errore del sistema Feratel, nella descrizione di sole 10 strutture ricettive su 5.152 presenti sulla piattaforma è tuttavia rimasto ancora visibile. È stato quindi risollecitato il fornitore che si è scusato ed ha provveduto a sistemare l’errore togliendo la dicitura», conclude la nota.

Paolo Zanella: peggio la pezza del buco. 

Poco fa è intervenuto sul tema anche il consigliere provinciale Paolo Zanella (che è anche ex presidente di ArciGay del Trentino): "Ieri il collega del PD Luca Zeni ha giustamente interrogato la Giunta per capire in che modo si trovasse attribuita ad alcuni alberghi presenti sul sito di Trentino Marketing www.visittrentino.info la dicitura “gay benvenuti”, probabile assurda italianizzazione della diffusissima dicitura internazionale inclusiva “gay friendly”.

Oggi Trentino Marketing risponde che la responsabilità è della piattaforma Faratel, che tra i tag che gli albergatori possono scegliere per i servizi offerti ha inserito questa infelice traduzione “gay benvenuti”.
Ora la soluzione che Trentino Marketing ha trovato è di chiedere la rimozione del tag alla piattaforma Faratel, invece di chiederne un corretto utilizzo.
Già erano pochissimi gli alberghi trentini, rispetto al resto del Paese e del mondo, a dirsi gay friendly, ora togliamo pure quel marchio che è indice di inclusione e non, come potrebbe pensare qualcuno, di stigmatizzazione.
Finché il mondo non sarà realmente più aperto e libero, molte persone e coppie LGBT+, anche nei loro spostamenti turistici, guardano di andare in una struttura che si dichiara inclusiva. Esistono studi di settore sul turismo LGBT+ friendly. Sarebbe bene che Trentino Marketing li leggesse".

 

 

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