«Trentino sempre giallo, inspiegabile» L'analisi del matematico Sebastiani (Cnr)

di Luisa Maria Patruno

«La provincia di Trento ancora oggi non è messa bene e visti i dati su incidenza dei contagi, mortalità e ricoveri in terapia intensiva, solo ora in calo, si fa fatica a capire perché sia rimasta sempre gialla».

Giovanni Sebastiani, matematico dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo «Mauro Picone» del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iac) di Roma, partendo dai sedici parametri (più uno facoltativo) che vengono utilizzati settimanalmente dall'Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute per definire i colori delle Regioni, ha osservato molte cose che ha trovato «strane» sull'attribuzione delle zone gialle, arancioni o rosse. E invita a non abbassare la guardia.

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