Da domani scuole superiori aperte: presenza al 50%, ogni istituto ha un piano per la didattica

La Provincia sfida il governo. Le scuole riapriranno domani, non lunedì prossimo come deciso da Roma.

Con una nuova ordinanza, il presidente Fugatti fa tornare subito gli studenti delle superiori e della formazione professionale sui banchi. Dopo un’assenza forzata di due mesi. Si partirà con una didattica in presenza del 50 per cento. Ogni istituto ha già pensato come organizzarsi per non penalizzare nessuno: c’è chi opterà per le settimane alterne, altri sui giorni alterni. Per i ragazzi delle elementari e delle medie non cambia nulla, visto che loro sono sempre andati in aula e non si è mai ipotizzato una ripresa diversa da quella del 7 gennaio.

Il piano di rientro in classe, con la didattica in presenza del 50%, è pronto da giorni. I dirigenti scolastici trentini hanno già definito da giorni tutto nei minimi dettagli. Al Rosmini di Trento si è deciso di optare per la settimana alterna. Il dirigente Stefano Kirchner ha scelto di far venire a scuola i ragazzi per una settimana. L’indirizzo di Scienze Umane sarà diviso in due, una settimana verrà il triennio e l’altra il biennio, mentre quello economico sociale verrà a scuola insieme.

In una comunicazione inviata dalla presidenza del liceo classico Prati alle famiglie degli studenti, si spiega che le lezioni riprenderanno con la formula dei giorni alterni: sulla homepage del suo sito c’è il calendario aggiornato fino al 23 gennaio delle classi che in un determinato giorno dovranno seguire la didattica in presenza.

Nei due licei scientifici cittadini, il Leonardo da Vinci e il Galileo Galilei, si è considerato che la soluzione migliore per non penalizzare nessuno fosse quella dei giorni alterni.

«Le classi sono già predisposte per il rispetto del distanziamento tra studenti di un metro da bocca a bocca e di due metri dal docente - evidenzia Valentina Zanolla, dirigente del liceo Da Vinci di Trento - I laboratori verranno utilizzati non a pieno regime, ma divisi in due spazi. Per quanto riguarda gli orari, abbiamo già ingressi scaglionati con metà classi che entrano alle 7.50 e le altre alle 8.40». All’Istituto tecnico Buonarroti le attività di laboratorio non sono mai state sospese. Con il 50% delle lezioni in presenza ci sarà l’incremento di una giornata a scuola per ogni classe, dunque si passa da due a tre giornate di didattica “tradizionale”.

A fare il punto sul capitolo dei trasporti ci ha pensato Roberto Andreatta, mobility manager: «Da giovedì sarà a pieno regime il sistema straordinario che abbiamo allestito per portare gli studenti nelle rispettive scuole con il treno, le corriere e il bus». Fornisce poi alcuni numeri: «Oltre a quelle effettuate da Trentino Trasporti, ci saranno 148 corse in più nell’ambito del servizio extraurbano e una trentina in più per quello urbano. Per la Provincia si tratta di un investimento da circa di un milione di euro. C’è una grande collaborazione con i privati».

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