Brennero, ferrovia ancora chiusa Restano inagibili i passi dolomitici

Si registrano ancora disagi nei trasporti ferroviari in Alto Adige per le conseguenze del maltempo.

Resta sempre interrotta la linea ferroviaria del Brennero a causa della frana che si è staccata all’altezza di Bolzano, mentre sarà chiusa, probabilmente sino a domani, 10 dicembre, la linea della Val Pusteria. Per motivi di sicurezza la linea ferroviaria del Brennero è interrotta tra Bolzano e il confine di stato.

Si viaggia quasi regolarmente sia sulla linea della Val Venosta, sia sulla linea Bolzano-Merano, che risultano però interrotte bloccate rispettivamente nei tratti Tel-Merano e Ponte Adige-Bolzano.

Sulla via del miglioramento, invece, la situazione relativa alla viabilità su gomma. Il servizio strade della Provincia di Bolzano ha annunciato la riapertura parziale, su una corsia di marcia, della statale della Val Sarentino nel tratto compreso fra Bolzano e Mezzavia.

Rimane, invece, chiusa la statale della Val Badia fra Mantana e Longega, con la vallata che rimane raggiungibile dal Passo Furcia.

Chiuse per motivi di sicurezza le seguenti strade di montagna: Passo Mendola, Passo Giovo, Passo Gardena, verso il Trentino Passo Sella, Passo Pordoi, verso il Bellunese i passi Campolongo, Valparola, Falzarego e Monte Croce Comelico. Chiusura invernale, invece, per le strade di Passo Stelvio, Passo Rombo, Passo Pennes, Passo Erbe (raggiungibile dalla Val Badia) e Passo Stalle.

Nel corso della notte sono stati eseguiti venti interventi che hanno impegnato 150 vigili del fuoco volontari.

Le precipitazioni sono diminuite, ma resta elevato (livello quattro su una scala di cinque) il pericolo di valanghe. Sono ora 2.300 le utenze prive di energia elettrica: le situazioni più problematiche si registrano nella zona della Val d’Ultimo, dell’Alta Val di Non sul versante altoatesino, di Velturno e di Selva dei Molini.


«Il numero degli eventi e degli interventi da parte della Protezione civile si è ridotto e si delinea il ritorno ad una situazione più tranquilla», afferma il direttore dell’Agenzia per la protezione civile, Rudolf Pollinger.

«La Commissione di valutazione del Centro funzionale provinciale - annuncia il coordinatore Willigis Gallmetzer ha aggiornato la situazione complessiva sotto vari punti di vista ed ha quindi deciso di abbassare lo stato di Protezione civile da quello di preallarme (bravo) a quello di attenzione (alfa)».

Nonostante l’attenuazione dell’ondata di maltempo sono ancora possibili smottamenti, cadute di massi e slavine al di sotto dei 2.200 metri di quota, e per questa ragione la Protezione civile raccomanda la massima attenzione. Sono ancora numerose le utenze prive di corrente elettrica e si sta ancora lavorando alacremente per l’apertura delle strade tuttora non transitabili.

Il pericolo valanghe nella parte orientale della provincia, al di sotto dei 2.200 metri di quota, rimane a livello quattro su di una scala massima di cinque, nel resto dell’Alto Adige la pericolosità si colloca a livello tre. Dal 3 dicembre la situazione complessiva viene tenuta sotto osservazione da apposite commissioni di valutazione. Oltre alla Protezione civile ed alla Centrale operativa nel corso delle sedute, in parte in videoconferenza, vengono espresse specifiche valutazioni in merito alla situazione da parte dell’Ufficio meteorologia e dal Centro segnalazione valanghe, dall’Ufficio idrologia e dighe, Opere idrauliche, Ripartizione foreste, Ufficio geologia, del Corpo permanente dei vigili del fuoco, della Centrale viabilità provinciale, Centrale provinciale d’emergenza e dal Servizio strade.


 

Comunque sia, un «bianco Natale» è garantito in gran parte dell’Alto Adige.

I nastri di neve artificiale sui prati brulli, che nei anni passati hanno spesso caratterizzato questo periodo dell’anno, sono solo un lontano ricordo. Sulle montagne della val d’Ultimo e della val Martello si registrano due metri die neve, mentre al Brennero, passo Resia e San Candido tra i 75 e gli 80 cm. Anche nelle località della Alta val Venosta, della val Pusteria e della val Gardena è caduto mezzo metro di neve che di certo non si scioglierà entro le feste.

Non è invece ancora possibile una previsione per quanto riguarda una Bolzano tinta di bianco a Natale. Nel capoluogo altoatesino la pioggia ha infatti sciolto la neve caduta all’inizio della perturbazione.

«Nei prossimi giorni non ci saranno più precipitazioni, poi gli sviluppi sono ancora incerti», spiega il meteorologo Dieter Peterlin.

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