Vaccini antinfluenzali finiti da ottobre, impossibile fare la prevenzione, e le 10 mila dosi in più, annunciate, non sono mai arrivate

di Gigi Zoppello

Era il 23 ottobre, e senza alcuna comunicazione ufficiale né dell’Azienda Sanitaria né della Provincia, si interrompeva la campagna di vaccinazione antinfluenzale in Trentino: le dosi erano finite.

Da quel giorno, ogni medico di base ed ogni ambulatorio di sanità pubblica ripeteva la risposta standard: «Chiamate in novembre, per una nuiova disponibilità». Ormai siamo a dicembre e di vaccini per l’influenza non c’è traccia in Trentino con migliaia di persone (anche delle categorie a rischio) che non sono riuscite a vaccinarsi.

In novembre, di fronte all’evidenza, il responsabile della prevenzione dell’Azienda Sanitaria dottor Antonio Ferro ed il direttore generale Benetollo ripeterono in diretta facebook quello che già si sapeva: «Abbiamo acquistato per questa campagna vaccinale 130 mila dosi di vaccino, considerato che lo scorso anno i vaccini erano stati circa 90 mila. Ma la risposta dei trentini è stata superiore». Con la promessa: «Abbiamo già ordinato altre 10 mila dosi, che sono in arrivo nel mese di novembre».

Le dosi non sono arrivate. E la situazione attuale è la seguente: i medici di base sono sguarniti, le farmacie non ne hanno più nemmeno a pagamento, e i Distretti Sanitari rimandano al Cup, che a sua volta vi rimanda ai medici di base.

Eppure la campagna vaccinale era partita con grande enfasi, con l’hashtag #iomivaccino si invitavano tutti a vaccinarsi. Era essenziale, ci è stato detto, in modo da consentire - in caso di sintomi - di distinguere subito la “normale” influenza dal Covid. E per questo moltissimi trentini hanno provato a vaccinarsi. Solo 130 mila ce l’hanno fatta.

«State tranquilli, non c’è fretta, c’è tempo fino a dicembre» ripeteva il dottor Pierpaolo Benetollo ai primi di novembre. Ma dicembre è arrivato e non c’è modo di vaccinarsi.

Oggi bbiamo interpellato nuovamente l'Azienda Sanitaria: ci è stato risposto che "dalla prossima settimana verranno riforniti i medici di medicina generale".

Il nostro servizio ha fatto sì che oggi, in conferenza stampa sul Covid, l'assessore Stefania Segnana annunciasse: «Ne arriveranno 5.000 tra domani e lunedì per gli over 65 e altri 2.000 per i bambini giovedì e altri 15.000 per metà dicembre. Ci è stato comunicato dal fornitore».

 


 Se n’è occupato recentemente anche il Gruppo Consiliare del Patt (Rossi, Demagri e Dallapiccola) con una interrogazione che attende ancora una risposta dall’assessore Stefania Segnana.

Scriveva il Patt: «Già nel mese di maggio 2020 e poi nel corso degli ultimi mesi gli interroganti hanno più volte evidenziato la necessità di organizzare per tempo le modalità per distinguere l’influenza stagionale da quella causata da COVID 19.

L’assessore competente ha sempre evidenziato l’importanza di implementare il piano vaccinale potenziando la somministrazione del vaccino antinfluenzale (stagionale) a più persone ed estendendolo anche a larghe fasce di popolazione cosiddetta non a rischio.

Nel corso degli ultimi 2 mesi la provincia ha effettuato una capillare campagna informativa per promuovere l’’uso del vaccino.

Anche le più alte cariche della Provincia hanno contribuito in tal senso, prestando la loro immagine pubblica per questo nobile scopo e sottoponendosi alla vaccinazione antinfluenzale.

In queste settimane sono state diffuse informazioni frammentarie circa l’andamento della campagna di vaccinazione.

Tutto ciò premesso, si interroga l’assessore competente per conoscere:

1. quante dosi di vaccino siano state acquistate dall’Azienda Sanitaria;

2. quando sia stato effettuato il relativo (o relativi) ordine;

3. quante persone siano state vaccinate e quante di queste non sono appartenenti alle categorie per le quali è stata prevista la gratuità;

4.se si ritiene soddisfacente l’esito del piano di vaccinazione;

5. se si prevede di proseguire con la campagna vaccinale e in caso di insufficienza di dosi come si intenda procedere per l’approvvigionamento».

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