Evasione fiscale milionaria indagato l'ex preside Casna per la gestione dei viaggi all'astero

Oltre un milione di euro. È la cifra che la Procura di Trento ha sequestrato in via cautelare all’ex consigliere provinciale Mario Casna e al figlio Luigi. I due sono indagati per truffa aggravata nell’ambito di un’indagine condotta dalla Guardia di finanza di Trento sui contributi concessi dalla Regione, attraverso l’Associazione Europa, agli studenti trentini per soggiorni di studio all’estero. Un’attività meritoria che ha permesso a migliaia di ragazzi di perfezionare la conoscenza delle lingue straniere. Peccato però - sostengono gli inquirenti - che parte del denaro versato dalla Regione sia finito all’estero. Peccato che quella che appariva come un’associazione no profit fosse di fatto - sempre nella prospettazione dell’accusa - un ente commerciale a cui ora le Fiamme Fiamme contestano un’evasione fiscale complessiva di due milioni di euro. Accuse che Casna respinge con decisione: «Nessun commercio - replica - il nostro è sempre stato puro volontariato. I contributi ricevuti dalla Regione sono andati per intero alle famiglie. È tutto nei bilanci dell’Associazione».

È proprio però dai bilanci dell’Associazione culturale Europa che sono iniziati i guai per Mario Casna (fondatore e per molti anni presidente dell’associazione) e per il figlio. L’indagine è partita da una normale verifica fiscale. Analizzando i conti dell’associazione gli investigatori delle Fiamme Gialle sono arrivati alla conclusione che non si trattasse di un ente senza fini di lucro (e come tale beneficiario di un trattamento fiscale molto agevolato) ma di un’associazione commerciale tenuta a pagare per intero le tasse.

I problemi non finiscono qui. Scavando tra i conti dell’Associazione culturale Europa, gli inquirenti avrebbero scoperto che parte dei contributi concessi dalla Regione per i viaggi all’estero (in totale oltre un milione di euro) sarebbero finiti all’estero, si sospetta nella disponibilità dei due indagati principali. Su questi aspetti sono in corso rogatorie internazionali per ricostruire in dettaglio i movimenti bancari oltre confine.

Va sottolineato che le indagini preliminari sono ancora in corso. In questa fase l’iscrizione nel registro degli indagati (in totale 5 persone, alcune con posizioni marginali) non rappresenta una prognosi di colpevolezza ma è una misura a tutela dell’indagato. Intanto però il pm Pasquale Profiti, titolare del procedimento penale, ha chiesto e ottenuto dal giudice un sequestro cautelare a carico di Casna padre e figlio per oltre un milione di euro. Provvedimento che è stato confermato anche dal Tribunale del riesame.

Casna, ex preside ed ex consigliere proviciale (prima tra le fila del Patt, poi passato alla Lega), si mostra sereno: «Attendo che mi convochino per sapere di cosa sono accusato. Sin d’ora però posso dire senza timore di smentite che se dalla Regione l’associazione riceveva 10 per un soggiorno all’estero, 10 andavano alle famiglie. Anzi noi anticipavamo alle famiglie il contributo che spettava». E aggiunge: «Quando partii come insegnante alle medie di Segonzano, in estate facevo la stagione all’Isola del Giglio come facchino e cameriere. Poi sono stato preside, sindaco, consigliere provinciale. Tutto quello che ho l’ho guadagnato onestamente: sono soldi risparmiati alla luce del sole, come una formichina». Ora però un sequestro preventivo “congela” parte dei risparmi di Mario Casna.

Casna ha alle spalle anche una rispettabile carriera politica: già sindaco di Albiano, candidato per la Lega alla Comunità di Valle della val di Cembra, poi consigliere provinciale nella Lega Nord, aveva lasciato il partito ed era poi candidato in Civica Trentina alle provinciali

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