Costa all'attacco: ispettori al Casteller e progetto esteso ad altre regioni
Dopo la cattura di M49 e un paio di giorni di silenzio, il ministro dell'Ambiente Costa è passato all'attacco. Invierà al più presto ispettori dell'Ispra al Casteller e, soprattutto, chiederà ai governatori di Lombardia, Veneto e Friuli di poter essere coinvolti nel progetto di reintroduzione dell'orso.
«Ho dato mandato attraverso gli uffici del ministero a Ispra e ai Carabinieri Forestali di andare a verificare le condizioni di salute di Papillon e degli altri due orsi che si trovano a Casteller, un luogo ormai al limite della sua capienza. Vogliamo che in questa detenzione almeno sia garantito il benessere animale», ha spiegato Costa in una nota.
«Sapere che Papillon è chiuso in una gabbia fa male. Nei suoi mesi di ritrovata libertà - sottolinea il ministro - non ha mostrato pericolosità verso l’uomo, ha cercato cibo, come è giusto che sia. Poteva essere radiocollarato nuovamente e seguito a distanza. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, con il quale sono in contatto, conosce bene la mia posizione».
«Non è un mistero che nei mesi scorsi io abbia provato tutte le strade per poter trovare una nuova casa per Papillon all’estero. Ma per ora le notizie non sono positive. Credo però che il discorso vada reimpostato completamente. Premesso che la sovrappopolazione denunciata dal presidente della provincia di Trento sia da dimostrare, ho scritto una lettera ai presidenti delle regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia affinchè si possa estendere ai territori da loro amministrati il progetto di reintroduzione dell'orso».
Quella che potrebbe essere intesa come un'apertura al Trentino, suona invece dunque come un doppio sgarbo a Fugatti: amministrativo, privando il Trentino di un vanto - come la specificità della gestione dei grandi carnivori - offerto anche ad altri territori e politico, con un invito tutto rivolto ad amministratori leghisti: Zaia, Fontana e Fedriga accoglieranno gli orsi di Fugatti?