Ci sono 98 casi alla Furlani di Trento allertati i Nas, tamponi a tappeto i positivi alle caserme delle Viotte

Si riapre il centro di osservazione alle Viote del Bondone - Dopo i 26 casi di ieri registrati in Trentino si allarga il focolaio partito da una ditta di lavorazione carni: oggi sono 72 i nuovi casi, riscontrati nell'ambito della stessa realtà. Più altri 19 positivi che non riguardano il focolaio. Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso di una conferenza stampa.

All'interno di questa realtà verranno fatti altri 30/40 tamponi nel pomeriggio. La maggior parte è manodopera straniera. Ora in corso un'attività di tracciamento dei contatti. Dopo il tampone non risulta semplice il reperimento di queste persone.

Abbiamo allertato il Nas, per questioni di salute pubblica per chi non risponde alle chiamate dell'Azienda sanitaria. Sarà riaperto il centro delle Viote (alle ex caserme austroungariche sul Monte Bondonde, ndr) per l'isolamento di queste persone. Non sappiamo ancora se sarà sufficiente. Ci muoviamo con lo stesso rigore di 4 mesi fa. La maggior parte sono asintomatici. Tra domani e prossimi giorni eseguiti tamponi in altre aziende della lavorazione carni per prevenzione. Al di là dell'azienda carni, oggi si contano altri nuovi 19 casi su 2.317 tamponi", ha detto Fugatti. 

In totale sono quindi 98 i lavoratori positivi sui 130 totali tra ieri e oggi, tutti impiegati nell’area sezionatura della lavorazione della carne.
Si tratta di personale impiegato per la maggior parte a cottimo, con solo 30 persone stabili. Nessun positivo, invece, tra gli amministrativi. »La realtà di Furlani carni ha visto un intervento mirato fatto in tempi rapidi, con chiusura consensuale della ditta e collaborazione con l’Azienda sanitaria È una situazione difficile perché ci sono diverse cooperative con personale che lavora in diverse ditte. La percentuale di positività così alta è dettata dagli impianti di condizionamento dell’aria e dalle basse temperature. La prima misura di prevenzione è l’isolamento«, ha detto il dirigente del Dipartimento prevenzione dell’Azienda sanitaria di Trento, Antonio Ferro.

«Oggi inizia una campagna di tamponi su due ditte del settore carni che hanno condiviso personale con la Furlani carni. Non è la prima volta che ci muoviamo in questo modo, con un’azione che si è dimostrata funzionale su aree critiche: logistica (era successo alla Bartolini di Rovereto, ndr) e macelli. Data la presenza in città abbiamo costituito task force per andare casa per casa e fare tamponi anche a famigliari dei lavoratori. Ci preoccupa l’apertura di scuole: a metà settembre dobbiamo avere la risoluzione del focolaio. Contiamo in 4 o 5 giorni di chiudere il cerchio, mettendo in moto anche la macchina di assistenza per garantire viveri alle persone in quarantena. Sono previsti circa 250 tamponi e abbiamo allertati Nas e mediatori culturali per far rispettare la quarantena«, ha aggiunto Ferro.

Gli altri 19 casi registrati al di fuori della filiera di lavorazione della carne sono invece trentini di rientro dalle vacanze. Il dirigente Apss Antonio Ferro ha lanciato un appello chiedendo sopratuttto ai giovani maggiore attenzione e senso di responsabilità.

"Stiamo predisponendo la struttura di quarantena delle Viote, sul monte Bondone, ad ospitare circa un centinaio di persone. Abbiamo dato mandato alla Protezione civile di cercare altre strutture nel caso in cui i contagiati siano in soprannumero". Così l'assessore alla Salute della Provincia autonoma di Trento, Stefania Segnana, in merito alle strategie di contenimento del focolaio Covid-19 trovato tra i lavoratori della ditta "Furlani carni" di Trento.

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