Covid e ritorno a scuola: distanze anche a ginnastica ecco tutte le regole

di Matteo Lunelli

Ora è tutto ufficialmente nero su bianco, con quarantacinque pagine (online su ladige.it) per spiegare il ritorno a scuola il 14 settembre prossimo firmate dal presidente Maurizio Fugatti. Tutto è sostanzialmente confermato rispetto a quanto detto e scritto nel corso di questa settimana: tutti torneranno in classe, gli orari resteranno sostanzialmente invariati, le mascherine non saranno obbligatorie (ma «per gli studenti si rimanda a successive valutazioni da effettuare entro il 31 agosto 2020 sulla base dell’evoluzione epidemiologica»). Ci sarà, però, la necessità di fare grande attenzione e di rispettare regole e accorgimenti. Vicini alla normalità, quindi, ma di sicuro non in piena normalità. Nel documento si insiste in particolare sul distanziamento, che andrà rispettato sostanzialmente sempre e ovunque, e deve essere di almeno 1 metro («misurato tra bocca e bocca», si specifica).

In caso di positività.

Nelle linee guida ci sono alcune indicazione: ad esempio «per la gestione (assistenza) di eventuali casi Covid-19, ogni scuola deve avere in dotazione kit che includano mascherine FFP2 senza valvola, occhiali o protezione facciale e guanti monouso». Inoltre «nei casi di accertata positività Covid-19 di un soggetto è necessario effettuare una sanificazione straordinaria di tutti gli ambienti frequentati dal soggetto».

Distanze, anche a ginnastica.

Addio calcetto e pallavolo, in sostanza. «Per le attività di educazione motoria e sportiva in palestra deve essere garantita adeguata aerazione e un distanziamento interpersonale di almeno 2 metri. Nelle prime fasi di riapertura delle scuole sono sconsigliati i giochi di squadra e gli sport di gruppo, mentre sono da privilegiare le attività fisiche individuali che permettano il distanziamento». Restando in tema di “due metri”, questa deve essere anche la distanza tra docente e banchi degli alunni.

In mensa: turni e “lunch box”.

La mensa era uno dei nodi principali sollevati dai dirigenti scolastici. «Ogni scuola deve identificare soluzioni organizzative ad hoc che consentano di assicurare il necessario distanziamento attraverso la gestione degli spazi (mensa o altri locali idonei), dei tempi (turnazioni), e attraverso la fornitura del servizio mensa che può avvenire con il pasto in “lunch box”. Nella gestione dell’entrata e dell’uscita devono essere favoriti orari scaglionati e laddove possibile, prevedere una porta dedicata all’entrata ed un’altra dedicata all’uscita: dotare i locali destinati alla mensa di adeguata segnaletica anche orizzontale

Entrata e uscita.

Ecco un’altra problematica sollevata nelle scorse settimane. Le linee guida prevedono «l’allargamento della fascia oraria di accesso degli studenti alla scuola e la definizione di uno “spazio accesso”», utilizzando se possibile un percorso per l’entrata e uno per l’uscita. Inoltre «l’accesso del personale scolastico deve essere anticipato rispetto a quello degli studenti per garantire la necessaria sorveglianza». Per quanto riguarda l’uscita, oltre all’indicazione di evitare affollamenti su corridoi e scale (1 metro di distanza), l’indicazione è anche quella di «valutare l’opportunità di definire protocolli di supporto alla vigilanza da parte della polizia locale, associazioni di volontariato (vigili del fuoco, alpini...) per evitare l’assembramento sia nelle pertinenze della scuola che all’esterno».

Concorso straordinario.

Ieri la Giunta provinciale ha approvato il bando riferito al concorso straordinario riservato per titoli, per l’assunzione a tempo indeterminato del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado e posti di sostegno. Sono 41 le classi di concorso contemplate nel bando per un totale di 170 posti di cui 53 nella scuola secondaria di primo grado e 117 nella scuola secondaria di secondo grado.

ECCO LE LINEE GUIDA

 

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