Aumentano i residenti in Trentino: 542.739 Grazie agli arrivi da altre regioni e dall'estero I dati confermano il calo della natalità

In un'Italia in piena crisi demografica, con una popolazione in continuo calo, il Trentino con l'Alto Adige è una delle pochissime zone in controtendenza. In Provincia di Bolzano si registra la maggiore crescita complessiva di residenti (+1.584) in rapporto alla popolazione, con uno 0,3% in più a fine 2019 rispetto a un anno prima, segue a ruota la provincia di Trento con una popolazione attestata al 31 dicembre scorso a 542.739 residenti, con un aumento di 1.477 unità per una percentuale dello 0,27. Una crescita che si registra anche in Lombardia e in Emilia Romagna mentre tutte le altre regioni portano il segno meno facendo calare la popolazione italiana dello 0,3%.
Migrazioni.
L'aumento demografico trentino va ascritto esclusivamente ai movimenti migratori in ingresso, soprattutto dalle altre regioni italiane ma anche dall'estero. In tutto i nuovi iscritti sono ben 20.404; di questi 16.455 sono italiani che si spostano da noi, prevalentemente per motivi di lavoro, ma resta consistente anche il flusso migratorio dall'estero che registra 3.249 nuovi iscritti, in aumento rispetto al 2018. Il flusso in uscita ha contato invece nel corso del 2019 in totale 18.091 persone, di cui 1.828 sono andate all'estero.
Nascite in calo.
Va da se che l'aumento della popolazione non è dovuto a un baby boom; al contrario anche l'anno scorso il saldo tra nati e morti è stato negativo, in provincia di Trento come in tutto il resto d'Italia con l'unica eccezione di Bolzano, che negli ultimi due anni ha invece visto un saldo positivo. In Trentino nel 2019 si sono registrati 4.239 nati vivi, in leggero calo rispetto al 2018 quando erano stati 4.353 (e un ulteriore calo è previsto anche per l'anno in corso, vedi l'articolo a pagina 14); i morti sono invece leggermente aumentati, da 5.014 a 5.075. Il saldo naturale, cioè la differenza tra nati e morti, è stata dunque di -836 unità, forte abbastanza per annullare il +780 della provincia di Bolzano e trascinare così la regione nel suo complesso in campo negativo, al pari di tutte le altre regioni italiane.
La crisi di natalità, che a livello nazionale ha registrato il valore più basso dall'unità d'Italia, è attenuata solo grazie all'apporto delle comunità dei residenti di origine straniera la cui popolazione fa registrare in tutte le regioni un saldo naturale nettamente positivo con una media superiore a 8 nati ogni defunto. In Trentino gli abitanti provenienti dall'estero sono al 31 dicembre 47.888, con un aumento di 550 unità rispetto a dodici mesi prima e un'incidenza sul totale della popolazione dell'8,8%. L'incremento è dovuto in gran parte al saldo naturale con 707 nascite registrate dalle famiglie immigrate dall'estero contro 81 decessi. La percentuale di nati da famiglie straniere sul totale delle nascite in Trentino è del 16,7%.
Comuni.
Spuntano dati interessanti anche analizzando le tabelle relative ai singoli comuni. Da cui si scopre ad esempio che a Rovereto si sono nati pochi bambini, al punto che il saldo naturale è negativo per 132 unità, quasi il doppio rispetto a Trento dove la differenza tra nati e morti è di 76. Nonostante ciò la città della Quercia ha registrato comunque un aumento di popolazione, che ha superato quota quarantamila, grazie soprattutto a un saldo migratorio positivo per 172 unità. Una cifra questa superata solo dal capoluogo dove i nuovi residenti sono stati ben 488 in più rispetto a quanti si sono invece cancellati e sono andati a vivere altrove.
Sempre per quanto riguarda il saldo naturale si segnalano in positivo, anche in rapporto alla popolazione, i comuni di Ala (+13), Besenello (+14), Caldonazzo (+13), Calliano (+12), Faedo (+14), Isera (+13). Andamento marcatamente negativo invece per Arco (-33), Cavalese (-34), Cles (-39), Fondo (-24), Grigno (-24), Mori (-28), Nomi (-30), Predazzo (-25), Riva (-39), Telve (-21), Ledro (-23), Primiero (-28).
Dopo Trento e Rovereto è Riva del Garda il comune maggiormente attrattivo con un saldo migratorio positivo per 112 persone; numeri sostenuti anche ad Ala (+38), Arco (+50), Brentonico (+39), Mezzolombardo (+38), Pergine Valsugana (+35).

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