Covid e trasporto aereo: l'Italia unica al mondo vieta i trolley in cabina: creano assembramenti

di Redazione Web

Anche il bagaglio a mano in aereo vittima del coronavirus. Da ieri le compagnie aeree come Alitalia, Ryanair, Easyjet e tutte le altre devono vietare l’utilizzo delle cappelliere per il trolley, che così va imbarcato in stiva, a meno che a bordo non venga attuata la riduzione dei posti occupati per garantire il distanziamento sociale previsto dal dpcm in vigore.

Se si opta per il solo obbligo della mascherina, senza distanziamento, non si potranno utilizzare le cappelliere, che creano situazioni di prolungata permanenza ravvicinata dei viaggiagtori nelle fasi di sistemazione dei bagagli e di discesa all’aereo dopo l’atterraggio.

La decisione è del ministero della salute, quindi verosimilmente del noto comitato tecnico-scientifico, ed è stata trasmessa alle compagnie dall’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile).

La prima comunicazione avvenuta ieri è stata però imprecisa, com’è avvenuto molto spesso in questi mesi, quando si trattava di disposizioni originate da decisioni del comitato tecnico-scientifico.
All’inizio l’informazione, parziale o pasticciata che dir si voglia, parlava di divieto tout-cour di trolley in cabina: permessi solo bagagli a mano (zaini, borse) riponibili nello spazio sotto i sedili.

Dunque, salvo distanziamento fisico, sui voli da e per l’Italia e all’interno del nostro Paese, «è consentito portare a bordo solo bagagli di dimensioni tali da poter essere posizionati sotto il sedile di fronte al posto assegnato, secondo i limiti fissati dalle singole compagnie», specifica l’Enac, ribadendo che «per ragioni sanitarie» non è consentito a nessun titolo l’utilizzo delle cappelliere. «Si tratta - sottolinea l’ente - di norme sanitarie, non aeronautiche, che hanno lo scopo di evitare assembramenti, movimenti a bordo e contatti ravvicinati tra i passeggeri». L’Enac fa però presente che «nessun costo aggiuntivo può essere richiesto dalle compagnie aeree al passeggero per l’imbarco del bagaglio in stiva».

Alla luce della nuova norma, negli aeroporti ieri alcuni passeggeri sono rimasti sorpresi dalla novità e di conseguenza si è verificata qualche perdita di tempo perché si è reso necessario per loro imbarcare il trolley al banco dell’accettazione. La nuova disposizione, per certi versi, annulla i vantaggi del check-in online che consente al passeggero col solo bagaglio a mano di recarsi direttamente al gate per l’imbarco. Per cui bisognerà vedere ora se si rischia di creare assembramenti al banco del check-in, fanno notare alcuni osservatori.

Da quanto risulta, l’Italia al momento è l’unico Paese ad aver adottato questa misura per contrastare la diffusione del covid.

«L’utilizzo delle cappelliere - spiega l’Enac - è consentito sugli aeromobili dove viene rispettato il distanziamento sociale previsto dal dpcm dell’11/6/2020. Qualora, invece, si intenda derogare al limite consentito dal distanziamento sociale, solo in quel caso viene interdetto l’uso delle cappelliere. Si tratta, pertanto, di misure che consentono di derogare al distanziamento sociale per poter ottenere un maggior riempimento degli aerei. Infatti, nell’Allegato 15 del dpcm 11/6/2020 è indicato il divieto di portare a bordo bagagli di grosse dimensioni tra le condizioni affinché i vettori possano beneficiare della deroga sul distanziamento a bordo dell’aeroplano. Per ottenere la deroga al distanziamento, pertanto, è necessario il rispetto di una serie di prescrizioni tra cui quella relativa al bagaglio a mano e all’uso delle cappelliere. Si ricorda che l’obbligo di distanziamento deve essere rispettato da tutti i vettori a prescindere dalla nazionalità e che tutte le condizioni previste per derogare al distanziamento devono sussistere contemporaneamente. Ove anche una sola delle condizioni non sia osservata, il distanziamento deve essere mantenuto».

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