Provincia, al lavoro anche venerdì e sabato Ma solo fino al 30 settembre

Si è svolto nel primo pomeriggio di ieri, in modalità telematica, l’incontro con le organizzazioni sindacali per la discussione della bozza di circolare che regola il rientro al lavoro in sede di tutto il personale della Provincia appartenente al Comparto autonomie locali.

Il direttore generale Paolo Nicoletti ha ribadito le finalità di questo intervento rispetto a quelle già presentate nel corso dell’incontro avvenuto la scorsa settimana. Tenuto conto dell’evoluzione epidemiologica che va verso l’azzeramento dei contagi, è necessario e urgente accompagnare le esigenze dei cittadini e delle imprese con un approccio post emergenziale.

Il dirigente del Dipartimento organizzazione, personale e affari generali, Silvio Fedrigotti, ha illustrato i contenuti della bozza. Nodo centrale rimane la disponibilità a discutere nel merito le esigenze organizzative che prevedono il minor affollamento possibile negli uffici. Di qui la proposta di articolare le presenze in turni da 5 ore, per 5 giorni alla settimana.

Il restante monte ore (il contratto ne prevede 36 a settimana) andrà recuperato con un mix fra smart working e presenze il venerdì pomeriggio e il sabato mattina a seconda della tipologia del servizio. La Provincia - nel rispondere alle critiche dei sindacati - ha fatto presente come sia necessario superare la fase dell’emergenza, affrontata con l’estensione dello smart working praticamente a quasi tutti i dipendenti. ll rientro al lavoro si accompagna dunque alla ripresa generalizzata delle attività economiche e sociali.

Quanto al disagio arrecato al personale, non può essere ignorato il fatto che vi è in Provincia un ampio ricorso all’orario part-time, che consente di gestire la conciliazione e sono previsti, comunque, congedi specifici per questi bisogni. Si tratta in ogni caso di un’iniziativa di durata limitata, il cui termine è fissato al 30 settembre.

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