Trentino, troppi incidenti in moto In arrivo misure di prevenzione

Si è parlato anche di velocità sulle strade trentine in relazione in particolare al traffico motociclistico nel Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi ieri al commissariato del governo.
 
La stagione della “due ruote” è alle porte, e con l’attenuarsi degli effetti della pandemia da Covid-19 è attesa una forte affluenza di motociclisti sulle strade del Trentino, anche provenienti da fuori provincia. Di qui anche la preoccupazione per i possibili incidenti, a volte mortali. Due le proposte avanzate dal Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, e condivise dagli altri soggetti che siedono all’interno del Comitato: una campagna di prevenzione mirata, ed inoltre la possibilità di fissare limiti di velocità diversi per automobili e motociclette, su alcune strade e/o in alcuni punti valutati come particolarmente pericolosi.
 
Alla riunione, presieduta dal prefetto Sandro Lombardi, erano presenti il tuestore Cracovia, il Rappresentante del Comune di Trento Fedrizzi, il comandante provinciale dei carabinieri Salotti, il comandante della guardia di finanza Palumbo, il dirigente della polizia stradale Tognarelli, il capo della protezione civile De Col, ed inoltre i rappresentanti del oorpo di polizia locale, dei vigili del fuoco volontari, della Centrale unica 112, del 118 e Pronto Soccorso, del Centro Santa Chiara.
 
«Lo scorso anno – ha detto Fugatti, - in poco meno di un mese dall’inizio della stagione si registrarono almeno una decina di incidenti mortali con protagonisti dei motociclisti. Decidemmo pertanto di convocare il Comitato per mettere a punto, con tutte le autorità competenti, una forte azione di controllo sul territorio. Guardando ai numeri, effettivamente morti e incidenti si ridussero. Anche quest’anno vogliamo avviare tutte le azioni utili per rendere le nostre strade più sicure. Fra queste, pensiamo alla possibilità di fissare limiti di velocità  diversi per automobili e motociclette, su alcune strade. Siamo consapevoli che il limite da solo non è abbastanza, ma già solo comunicare all’esterno l’esistenza di alcuni punti in cui è più basso e il controllo da parte delle forze dell’ordine più capillare può servire, ci auguriamo, come strumento di dissuasione nei confronti di coloro che amano correre troppo».

La proposta, spiega una nota della Provincia, si colloca all’interno di una strategia integrata - informativa, di prevenzione e di dissuasione - per accrescere la sicurezza ed evitare gli incidenti stradali, che verrà  dettagliata nei prossimi giorni.

A causa del Covid, è stato detto nel corso della riunione, quest'anno l'apertura della stagione risulta un po'  posticipata, ed inizierà  grossomodo il prossimo week end. La preoccupazione rimane alta, soprattutto per alcune strade di montagna e di confine, anche perché la moto in caso di incidenti è oggettivamente più  pericolosa della macchina. Il Trentino è peraltro molto ambito dai motociclisti, sia per la bellezza dei suoi percorsi sia per la buona tenuta delle strade. L'esperienza di altri territori, ad esempio quella della Provincia di Savona, rafforza la convinzione che stabilire dei limiti ad hoc, quantomeno su alcuni tratti particolarmente pericolosi, possa essere utile.

Anche la realizzazione di una campagna informativa, attraverso i media, gli stessi club di appassionati, e con l'apposizione di segnaletica stradale specifica, è valutata positivamente.

Il messaggio lanciato riguarderà non solo eventuali limiti di velocità diversificati su alcuni tratti (misura che comporta anche alcuni problemi tecnici, come l'utilizzo di un autovelox che misuri due limiti di velocità diversi) ma anche una puntuale informazione sul presidio del territorio e sulle sanzioni comminate dalle forze dell'ordine.

comments powered by Disqus