Tutti i numeri del virus in Trentino: 187 morti, 2.785 contagiati, 78 malati gravi ma ieri i guariti erano più dei nuovi casi

Cosa ci dicono i dati relativi a decessi e contagi da coronavirus in Trentino? Siamo sulla buona strada? Quali prospettive temporali abbiamo per un ritorno alla normalità? Tutte domande che ogni giorno si ripropongono qualdo la «task force» provinciale dell’Azienda Sanitaria fa il suo report in diretta Facebook.

Diciamo per cominciare che nelle ultime 24 ore sia i contagi che i decessi hanno ripreso a salire. Oer i contagi c’è una spiegazione: «Abbiamo incrementato il numero dei tamponi, ed è normale che più tamponi hai, più salgono i contagi che trovi» hanno detto sia Fugatti che il dottor Antonio Ferro, responsabile della Salute Pubblica. E cresceranno ancora: in 24 ore sono stati 114, di cui 111 con tampone e 3 senza. Mercoledì ne sono stati eseguiti 789, ieri oltre 800».

Quanti tamponi sono stati fatti in tutto? «Ad oggi 8793 fatti in totale, oggi ne abbiamo fatti 789, quindi come ha detto Fugatti, il dato va letto come percentuale di positivi. Quel che conta è quanti di questi tamponi sono positivi» ha spiegato il dottor Ferro.

Sui decessi, le cifre sono crude: 14 morti che portano a 187 le vittime in totale. Quattordici persone, equamente divise tra uomini e donne, con un’età media di 88 anni. Si tratta di un uomo di 92 anni di Fai della Paganella, uno di Moena (96 anni), uno di Sen Jan (90), uno di Borgo Valsugana (72), uno di Borgo Chiese (77), uno di Trento (89), uno di Ledro (96). Per quanto riguarda le donne: una signora di 87 anni di Riva del Garda, una di 93 anni di Spormaggiore, una di 83 anni di Trento, una di 93 anni di Dro, una di 85 anni di Comano Terme, una di 91 anni di Arco e una di 93 anni di Nomi.

Ma migliora continuamente il dato sui guariti, che sono ora 229 in Trentino. Più di 10 di questi sono usciti vivi dalla terapia intensiva; questi pazienti sono stati nel reparto mediamente per 11 giorni ciascuno. 

La situazione negli ospedali è sotto controllo: abbiamo in terapia intensiva 78 casi, ovvero 2 più di mercoledì ma in un numero sostenibile (i posti disponibili in Trentino sono circa 100, ampliabili in caso di bisogno fino a 130.

Quanti sono i malati? In totale in Trentino il totale dei contagi è (dall'inizio dell'epidemia) di 2.785 persone; ci sono 1505 persone infette che in questo momento sono seguite a casa, con cure domiciliari, e non sono gravi - ha detto il dottor Ferro -. Poi ci sono 290 persone rioverate nei reparti infettivi, 49 pazienti che sono in ventilazione assistita, e 78 in terapia intensiva con cure ventilatorie «ad alta intensità».

Il dottor Antonio Ferro ha parlato proprio dei casi in totale: «Il sistema di sorveglianza ci ha segnalato 3,5 casi ogni 1000 abitanti, quindi farebbe presupporre circa 800 casi di Covid. In Trentino la stima è quindi adesso in totale di aver avuto 15 mila casi sintomatici; quindi a fine epidemia arriveremo a circa 20 mila casi, come il plateau ci faceva presumere. Sono dati molto preziosi per tracciare il post-emergenza».

Per Ferro la situazione si sta evolvendo: «Registriamo a ieri che il numero di soggetti ricoverati per Covid è per la prima volta inferiore ai dimessi. E’ un dato che ci fa ben sperare.
Il virus è comunque un virus affamato, non vive se non si nutre del cibo che è l’uomo. E’ importantissimo che in queste settimane non trovi nuovi uomini, nuovo cibo, per propagarsi di nuovo. Rispettate le ordinanze».

Pe quanto tempo sarà quindi necessaria la stretta sugli spostamenti? «Nessuno lo sa - ha concluso Fugatti - e siamo in contatto con le autorità nazionali. Solo dopo il prossimo weekend e la settimana che porta a Pasqua ne sapremo di più. Ma per questo occorre ribarire che non va allentata la stretta: state a casa».

LA MAPPA INTERATTIVA DEL CONTAGIO IN PROVINCIA 

 
I CASI COMUNE PER COMUNE
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