Medici di base, accordo per fronteggiare la mancanza: più sedi, e orario più lungo

È stato sottoscritto, dopo circa un mese e mezzo di trattative, l’Accordo collettivo provinciale sul pacchetto di misure straordinarie per fronteggiare la carenza di medici di medicina generale (medici di assistenza primaria e medici di continuità assistenziale) per i prossimi sei anni. A firmare, accanto all’Assessorato provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, ai tecnici del Dipartimento Salute e Politiche sociali e dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, sono stati i rappresentanti dei sindacati medici Fimmg e Snami; non ha firmato, invece Intesa Sindacale.
«Si tratta di un insieme di misure volte a garantire la copertura assistenziale in tutto il territorio con particolare attenzione per le zone di montagna - spiega l’assessore alla salute Stefania Segnana - Puntiamo ad incentivare l’estensione di orario delle guardie mediche e la loro mobilità tra più sedi, agevolare l’inserimento di medici di assistenza primaria nei Comuni a minore attrattività e favorire l’apertura di ambulatori secondari, dove venga meno la presenza di un medico di assistenza primaria e non vi sia la possibilità di garantire detta assistenza mediante un incaricato provvisorio. Per la loro attivazione - conclude l’assessore provinciale -, la Provincia potrà arrivare ad investire una somma fino a circa un milione di euro all’anno».
Ecco in dettaglio, i contenuti delle principali misure. Iniziamo dal progetto per garantire una congrua accessibilità al servizio di continuità assistenziale. A questa iniziativa potranno aderire i medici di guardia medica del Trentino e consisterà nell’estensione volontaria dell’orario mensile e nella disponibilità a lavorare anche in sedi diverse da quella di assegnazione, ma comunque all’interno dei cinque macro - ambiti di riferimento del servizio di cure primarie.
In questo modo, si renderà più facile la copertura dei turni di servizio di guardia medica anche nelle sedi più periferiche, e per questo meno attrattive. Ai partecipanti al progetto saranno erogati specifici compensi aggiuntivi.
C’è poi il progetto per agevolare l’inserimento di medici di assistenza primaria in Comuni a minore attrattività.
Si prevede un incentivo economico mensile temporaneo per i medici di assistenza primaria che si insedieranno nei Comuni a minore attrattività.
Previsti anche interventi per la copertura assistenziale a seguito della cessazione di medici di assistenza primaria.
Qualora, a seguito della cessazione di un medico di assistenza primaria, non vi siano medici disponibili a ricoprire l’incarico, l’Azienda sanitaria potrà attivare una serie di interventi a favore dei medici già presenti sul territorio, e in particolare: concordare con loro, a fronte di uno specifico incentivo, l’apertura temporanea di un ambulatorio secondario; attivare deroghe temporanee ai massimali di scelta dei medici.
Infine, è stato concordato un adeguamento economico per i medici di guardia medica, a fronte di attività assistenziali aggiuntive e migliorative del servizio.

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