Picchiò e rapinò due ragazzini alle Albere dopo essere evaso dai domiciliari: 3 anni e 8 mesi per rapina pluriaggravata

Era evaso dai domiciliari e, insieme al fratello minore, aveva picchiato e rapinato due ragazzini al parco delle Albere.

A distanza di otto mesi, il 19enne arrestato il 18 aprile scorso, ha definito la sua posizione davanti al giudice Marco La Ganga: il giovane, assistito dall’avvocato Marco Vernillo, ha patteggiato 3 anni e 8 mesi di reclusione per rapina pluriaggravata - reato che prevede da 7 a 20 anni di carcere - ed evasione. Il fratello, invece, dovrà definire la sua posizione davanti alla competente autorità minorile.

I fatti definiti in Tribunale, come detto, risalgono alla scorsa primavera e vedono come protagonista un 19enne, M.D. le iniziali, che - dopo essere evaso dai domiciliari - si era reso protagonista dell’aggressione ai danni di due studenti di 15 e 16 anni: l’imputato e il fratello, dopo averli avvicinati al parco delle Albere, li avevano prima provocati a parole e poi malmenati. Secondo l’accusa, dopo averli colpiti con calci e pugni, li avevano gettati per terra e placcati con il proprio peso, riuscendo a strappare il portafoglio e la somma di 50 euro.

Quando le due vittime si erano accorte di essere state derubate, avevano rincorso gli aggressori, li avevano agganciati, ma erano stati picchiati di nuovo. A quel punto le vittime avevano chiamato il numero unico dell’emergenza “112” e sul posto erano arrivate subito  due pattuglie dei carabinieri del radiomobile. I militari, raccolta la descrizione degli aggressori, si erano fatti un’idea precisa di chi potessero essere i responsabili.

Il più grande era infatti già finito nei guai per una vicenda analoga e stava scontando ai domiciliari la condanna per avere rapinato, quando aveva 17 anni, uno studente in via della Saluga, sotto la minaccia di una pistola (poi rivelatasi giocattolo), insieme ad un amico. Il giorno della rapina, approfittando di un permesso, il 19enne aveva lasciato casa, ma non si è presentato all’appuntamento concordato con l’autorità giudiziaria, decidendo di fare un giro in città con il fratello. Ma si era messo di nuovo nei guai.

I due ragazzi rapinati, invece, erano finiti in ospedale: uno con l’occhio pesto, l’altro il labbro rotto ed erano stati dimessi con 5 e 7 giorni di prognosi. Quanto al 19enne, ora si trova in carcere.

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