Caos ritiri di calcio in Trentino: dalla Roma che non viene più a due squadre «coincidenti» a Piné

di Matteo Lunelli

E’ un vero «caos ritiri» quell oche sta accadendo in Trentino: non solo la Roma ha annullato il ritiro di Pinzolo a 72 ore dalla partenza (lasciando migliaia di tifosi romanisti all’asciiutto, e tante disdette negli hotel), ma addirittura è successo (a Piné) che si sono accettate due squadre in ritito nello stesso periodo. Con un problema: dovevano andare nello stesso albergo, e con un solo campo da calcio a disposizione. È il caso che ha coinvolto Bari e Venezia: entrambe, infatti, avrebbero dovuto soggiornare nello stesso posto, nelle stesse date e allenarsi nello stesso campo.

Il no della Roma è quello che fa male. «Una doccia fredda», commenta l’amministratore delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini. «Amarezza enorme», sospira l’assessore Roberto Failoni. «Che delusione!», aggiunge il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini. «Incredibile e assurdo», reagisce il presidente dell’Apt Tullio Serafini. A lasciare perplessi, oltre alla tempistica, è anche la motivazione: «è stata presa la decisione di posticipare l’inizio della preparazione estiva a causa dell’incertezza sulla data del primo impegno ufficiale della nuova stagione», scrive la Roma.

Effettivamente tre società italiane, Milan, Torino e appunto Roma, sono in attesa che Uefa e Tas sbroglino il procedimento per le violazioni al fair play finanziario del Milan: se i rossoneri venissero esclusi dall’Europa League la Roma accederebbe direttamente ai gironi, evitando quindi i preliminari (che toccherebbero al Torino) e di dover iniziare prima la stagione. Una situazione conosciuta da settimane e sulla quale la Roma ha ben poca voce in capitolo.

In più è stata creata una mail, pinzolo@asroma.it, alla quale i tifosi che hanno prenotato il soggiorno in Trentino possono rivolgersi per delucidazioni e rimborsi. Insomma, un dietrofront che la stessa società sa perfettamente essere stato irrispettoso nei confronti di tanti.

Apt, Trentino Marketing, Provincia, Comune di Pinzolo, come accennato e come ovvio, non hanno preso bene la decisione. E, oltre alle parole di amarezza, nelle prossime ore verranno probabilmente intraprese delle azioni di tutela, tra penali da pagare (inserite nero su bianco nel contratto) e danni di immagine. Lo conferma il presidente dell’Apt Tullio Serafini: «Prendendo atto di questa scelta, seppur decisamente tardiva, ci sentiamo tutelati da un contratto ben definito»

«Quella presa dall’As Roma - commenta Maurizio Rossini - è una decisione grave e non rispettosa della grande disponibilità della Rendena e del Trentino. C’è un accordo che andava onorato in altro modo».

Se le questioni contrattuali verranno verificate e affrontate prossimamente, in val Rendena la priorità è quella di accogliere i tifosi giallorossi, anche loro “vittime” dell’annullamento del ritiro, che pur senza i loro campioni saranno “costretti” a venire in Trentino.
«Oggi l’impegno va riversato nei confronti dei tifosi che decideranno comunque di soggiornare a Pinzolo durante la prossima settimana, proponendo iniziative a cui il territorio sta già lavorando», sottolinea l’assessore Failoni.

«A parte la delusione, considerato che la scelta tecnica si poteva fare tempo fa - aggiunge il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini -, bisogna ammettere che anche se con tifosi della Roma il rapporto è sempre stato eccellente, ora gli operatori del territorio si trovano in grossa difficoltà. Spero che gli amici romani vorranno venire ugualmente».

A Pinè, intanto, l’altro giallo che ha coinvolto Bari e Venezia: entrambe, infatti, avrebbero dovuto soggiornare nello stesso posto, nelle stesse date e allenarsi nello stesso campo. Una cosa, evidentemente, impossibile.

«C’è stato un errore, fatto in buona fede - commenta la vicepresidente dell’Apt Piné Cembra Mara Lona -. Un disguido da imputare solamente a noi, ma fortunatamente siamo riusciti a risolvere tutto. Effettivamente si è creata una sovrapposizione tra le due società: grazie alla macchina operativa di Trentino Marketing, alle telefonate dell’assessore Failoni, che era a Losanna per le Olimpiadi ma è riuscito a mediare, e alla disponibilità del Venezia calcio nell’arco di due giorni abbiamo trovato una soluzione alternativa. Così il Venezia andrà a Mezzana, in val di Sole, e il Bari verrà a Bedollo. Dobbiamo risolvere qualche prenotazione dei tifosi veneti, convinti di venire da noi, ma è tutto risolto».

A spiegare quanto accaduto è lo stesso Venezia Calcio: «C’è stato un pasticcio - commentano i dirigenti lagunari - ma ora è tutto a posto: noi avevamo un contratto biennale con Piné e già l’anno scorso eravamo stati benissimo, allenandoci nel campo di Bedollo. Qualche giorno fa, quando eravamo convinti che saremmo tornati in Trentino a metà luglio, abbiamo scoperto tramite un comunicato del Bari calcio che sarebbero andati loro nel “nostro” ritiro: un fulmine a ciel sereno. È spuntata l’ipotesi di un trasferimento a Mezzana e abbiamo chiesto che fosse il Bari ad andarci, ma per una questione di ordine pubblico non era possibile: troppo vicino al ritiro del Napoli di Dimaro, ci hanno detto, e rischi di problemi tra i tifosi. Allora ci andremo noi: pur in una situazione problematica, per un errore non nostro, abbiamo trovato grande disponibilità e organizzazione, oltre a persone splendide e cortesi. Così dal 12 al 26 luglio saremo in val di Sole».

Ma non finisce qui: le questioni della Lega Calcio si intrecciano con il Trentino. Il Venezia, infatti, potrebbe ripartire ancora dalla serie B, nonostante la retrocessione dopo i playout, “grazie” al Palermo, che nei giorni scorsi non ha presentato la necessaria documentazione e rischia di ripartire dalla serie D. Ma a questo punto a saltare sarebbe anche il ritiro trentino dei siciliani, in programma a San Lorenzo Dorsino dal 14 al 27 luglio.

«Ad oggi la situazione è congelata - commenta l’assessore comunale Davide Orlandi -. Non è ancora saltato tutto ma non è nemmeno confermato, attendiamo anche noi gli sviluppi. Pareva tutto tranquillo, il mister Marino era venuto in sopralluogo da noi con i dirigenti, ma poi c’è stato il caos iscrizione. Vedremo, anche perché molti tifosi e giornalisti ci avevano già contattato per prenotare qui da noi».

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