Alle scuole Gandhi del Brione i papà pitturano le aule col colore scelto dai bimbi

Quando scuola, famiglia e istituzioni si danno una mano, il successo educativo per gli studenti non può che essere garantito. Questo devono aver pensato la dirigente scolastica delle scuole elementari Gandhi Daniela Depentori, i genitori dei trecento alunni dell’istituto e l’amministrazione, dalla vicesindaco Cristina Azzolini al presidente della circoscrizione Andrea Miniucchi. Tutti insieme hanno deciso di realizzare un nuovo tipo di progetto educativo che, rinnovando l’ambiente scolastico attraverso la ritinteggiatura di aule e corridoi con colori che vanno dal turchese al verde, intende far vivere i giovanissimi alunni in un’atmosfera più stimolante per l’apprendimento.

Ma a rimboccarsi le maniche sono stati i papà che, armati di vernice e pennelli, forniti dal Comune, hanno prima sgomberato le 12 aule del piano terra da banchetti, sedie e armadi, poi sono passati a stendere il nastro adesivo e quindi una doppia mano di vernice.
Spiega il signor Federico, sorpreso con il rullo in mano in un’aula, e papà di una bimba che ha appena terminato la prima elementare: «Pitturare non è certo il mio mestiere, infatti ci hanno spiegato tutto alcuni genitori che fanno questo come lavoro. Io mi attengo alle indicazioni. Sono qui da stamattina presto. Rimarrò fino a quando un altro papà verrà a prendere il mio posto. Nonostante il caldo e un po’ di fatica, mi sto divertendo».

A dir la verità, questa iniziativa ha un nome e un cognome, quello della dirigente scolastica Daniela Depentori, che mesi or sono ha, insieme all’organo di rappresentanza dei genitori, avanzato la proposta di rinnovare gli ambienti scolastici sulla base di una nuova teoria didattica che associa la scelta precisa di certe tonalità, alla capacità degli alunni di concentrarsi con più facilità: «Lo scopo è didattico. Non a caso, le aule erano state rifatte soltanto tre anni fa. Ma sulla scorta di nuove tendenze pedagogiche si è appurato che differenziare gli ambienti, caratterizzandoli sul piano dei colori è utile. Saranno verdi le pareti dei corridoi che portano alle interaule, che si offrono come laboratori per sperimentare in tutte le materie. In ogni aula è tinta color turchese la parete dietro la cattedra, le altre sono bianche».
Ricorda Andrea Miniucchi: «La normativa è stata rispettata con scrupolo. Non soltanto il materiale è stato messo a disposizione dall’amministrazione ma è stato, in via preliminare, istituito un corso sulla sicurezza per tutti quei genitori che avevano dato la loro disponibilità a impegnarsi in modo concreto. Tutto a spese del Comune».

In ultima analisi, è papà Federico a trovare forse il senso più autentico di questo progetto: «Un’attività di questo genere aiuta tutti i genitori che si sentono più coinvolti nella vita della scuola. Gli stessi bimbi sentono l’orgoglio di stare in un’aula tinteggiata dal papà di un loro compagno. Alla fine è un modo un po’ diverso per socializzare, sentendo la scuola come qualcosa di tuo».

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