Gli infermieri trentini scendono in piazza «Basta: siamo pochi e oberati di lavoro»

di Patrizia Todesco

Gli infermieri sono pochi, oberati di lavoro, costretti a svolgere dei compiti che spetterebbero ad altri professionisti. Il sindacato Nursing Up, per chiedere alla giunta di trovare le risorse per assumere nuovi infermieri e rendere attrattivo il Trentino con buoni contratti di lavoro, ha organizzato per il 10 maggio una manifestazione davanti al palazzo della Regione di piazza Dante.

«Questo per far capire all’opinione pubblica il problema dei nostri professionisti - spiega Cesare Hoffer - sempre più oberati di attività improprie. Inoltre vogliamo sottolineare la necessità ormai indifferibile di avere un contratto separato per professionisti sanitari. A sostegno di questa iniziativa abbiamo raccolto oltre 1000 firme a Trento e 1600 a Bolzano».

Nei giorni scorsi il sindacato aveva sollecitato il presidente della giunta provinciale Fugatti e l’assessora alla salute Segnana affinché prevedano adeguate risorse economiche nell’assestamento di bilancio prossimamente in discussione. Questo - spiega il sindacato - perché possa essere attuato un piano straordinario di assunzioni e per rifinanziare il nuovo contratto di lavoro, nell’attesa di concludere positivamente quello vecchio, visto che il 17 maggio i rappresentanti sindacali sono stati convocati in Apran per la ripresa delle trattative.

«Se vogliamo che il contratto sia uno strumento che dia una risposta al professionista sanitario ma nel contempo incida anche sulla qualità delle prestazioni erogate, dobbiamo fare un investimento sui professionisti sanitari del comparto», dice Hoffer.

In particolare il sindacato teme, come sta accadendo per i medici, la fuga dei professionisti all’estero. «Occorre rendere attrattivo il Trentino tramite dei buoni contratti di lavoro per attirare gli infermieri da fuori regione e poi trattenerli visto che molti nostri laureati si rivolgono alla Germania e all’Inghilettera». Sempre per il sindacato vanno poi incentivati i percorsi di carriera e le indennità dei nostri professionisti e, per garantire qualità, va assunto un adeguato numero di infermieri e professionisti sanitari.

«Da numerosi reparti ci arrivano segnalazioni relative alla carenza di personale infermieristico. La situazione dei Pronto soccorso è sempre più grave, vista l’inadeguata dotazione infermieristica strutturale, peraltro già da noi ripetutamente segnalata alle direzioni aziendali competenti senza risposta alcuna - dice Hoffer - È inoltre in aumento il disagio del personale delle cure domiciliari per carichi di lavoro sempre più elevati, a fronte di un’assistenza più complessa con pazienti sempre più anziani ed affetti da pluripatologie».

Il Nursing Up avverte che queste problematicità si acuiranno in estate, a causa anche dell’elevato afflusso turistico concomitante con dei maggiori tassi di assenza del personale dovuti alle ferie ed ai congedi parentali.

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