Problemi di parcheggio: tagliate le gomme del furgone

di Valentina Leone

Un’idea su chi possa essere stato, e soprattutto sui motivi alla base del gesto, Riccardo Mosna ce l’ha. Titolare di una ditta di catering e del locale «Midi» di via Bomporto, aperto nell’ottobre scorso, sabato sera, alla chiusura, ha trovato tutte e quattro le gomme del suo furgone tagliate.

Il problema, per Mosna, sarebbe legato proprio alla questione del parcheggio del mezzo: «Intanto una premessa: so di essere in una situazione “fuori legge”, ma non è una cosa che ho scelto o che faccio per comodità, ma solo perché dopo mesi non mi è stata data nessuna soluzione, pur avendo intrapreso tutte le strade possibili». Il titolare di Midi, infatti, in quanto esercente non ha diritto a un parcheggio blu riservato pagando una somma forfettaria ogni anno o ogni mese: dovrebbe, in sostanza, arrangiarsi con la tariffa oraria da 1,50 euro. Ha tentato anche di sfruttare il parcheggio all’interno di Trento Fiere, «ma per gli orari del locale non è un posto compatibile, più di una volta mi sono trovato con la sbarra chiusa e il furgone bloccato dentro per la notte», racconta.

«A quel punto mi è stato detto che l’unica soluzione era richiedere una sosta di carico e scarico, da creare appositamente: a novembre ho inoltrato tutte le richieste del caso ma non ne ho più saputo nulla. Per questo mi ritrovo a dover parcheggiare dove capita al di fuori delle strisce blu: spazi dove sicuramente do fastidio, e la cosa mi è stata fatta notare più volte dai vicini. Ma dove dovrei posteggiare? - si chiede Mosna - dal canto mio sto cercando una soluzione pacifica, rispettosa della legge, non voglio essere prepotente».

Dal racconto del ristoratore traspare una certa rassegnazione: «Spero che si arrivi presto a una svolta e che questo atto, che ho voluto rendere pubblico con un post su Facebook, serva a smuovere le acque, a stimolare una reazione. Però è un po’ frustrante sentirsi trattati come cittadini di serie b, girare per gli uffici e trovare sempre e solo un muro».

Mosna, nel suo post, ha chiamato in causa direttamente l’assessore comunale alle attività produttive Roberto Stanchina: «Mi ha poi contattato e domani (oggi, ndr) si farà vivo per parlare e capire se c’è una soluzione: io me lo auguro, perché trovo assurdo che per un imprenditore, che dà anche lavoro ad altre persone, non esista una formula che gli garantisca un posteggio. Oltretutto ci tengo a dire che via Bomporto è un far-west: essendoci pochi spazi e molto traffico sono in tanti a fare come me, solo che io vado avanti così da due mesi pur avendo tutte le intenzioni di regolarizzare».

La denuncia ha preferito non farla, «perché mi sento un po’ in torto anche io, anche se trovarmi i copertoni tagliati è stato sgradevole. Ora mi auguro si arrivi a una soluzione adeguata».

comments powered by Disqus