Il geologo Finotti: «Valdastico a Rovereto, problemi ambientali Ci sarebbero seri rischi di tipo geologico e idrogeologico»

di Barbara Goio

«Tutto è tecnicamente possibile, ma poi bisogna vedere se effettivamente ne vale la pena». Franco Finotti , geologo ed ex direttore della Fondazione Museo Civico di Rovereto, valuta con una certa apprensione la decisione annunciata dalla Provincia di Trento di dare l'ok alla Valdastico, e soprattutto alla variante T5, quella che sbucherebbe al casello autostradale di Rovereto Sud. Si tratta di un tratto impervio che collega Piovene Rocchetta ad Arsiero, e poi Arsiero a Rovereto attraversando di fatto le valli di Posina, Fiaba, Inferno e Terragnolo, utilizzando ben quattro viadotti (Geròli, Val de Zal, Leno e Marco) e cinque gallerie (Geròli, Ronco, Corno Boccaldo e Marco). 

Quello che preoccupa il geologo è però soprattutto la quantità di strada che sarà scavata sottoterra: il tragitto, della lunghezza di una quarantina di chilometri, secondo gli studi preliminari si dovrebbe snodare infatti per il 78,51 in galleria.
«Due cose ci tengo a precisare - sottolinea Finotti - la prima è che bisogna assolutamente informarsi, leggere, entrare nel merito delle cose, non dare mai nulla per scontato. La seconda è che tutta questa area da Schio a Marco è, per usare un eufemismo, problematica». 

Già nello studio preliminare del Consorzio Raetia si parlava di zone ripide e facilmente franabili: «La particolarità di questo contesto orografico è la forma particolarmente scoscesa delle pareti delle montagne che la contornano, con gli insediamenti umani e la viabilità posti sul versante nord, mentre quello a sud non presenta evidenti segni antropici, probabilmente legati alla morfologia complessa. Sono presenti strette valli laterali con i loro compluvi naturali, con pendenze particolarmente elevate ed a volte sedi di fenomeni erosivi e gravitativi che influiranno sulla cantierizzazione delle opere». Riprende il geologo: «Sono assolutamente in sintonia con queste considerazioni. E anzi la storia ci ha insegnato quanto sia delicato interferire con gli equilibri geologici ed idrogeologici di queste terre. Soltanto ripensando a quando è stata scavata la galleria dello Spino, si è andati incontro ad imprevisti e problemi, ma allora si trattava di costruire un serbatoio, non certo una lunga galleria stradale a due o tre canne».
Prosegue Finotti: «Questa è una zona carsica, in cui si alternano vuoti improvvisi e pericolose venute d'acqua, anche violente. Per questo ci si deve muovere con estrema attenzione. Persino lavorare in queste condizioni è un problema serio. Questo è un territorio delicato e fragile, in cui si possono verificare improvvisi versamenti d'acqua». 

Un secondo aspetto riguarda le sorgenti: «I problemi idrogeologici sono sostanziali, ed il rischio che si vada ad interferire con l'equilibrio idrico è più che una semplice ipotesi». Per questo l'attenzione per le tante e importantissime sorgenti presenti deve essere costante: ci si deve ricordare che l'approvvigionamento d'acqua è un bene primario». 

Infine, l'allerta frane resta alto. «Proprio in relazione alla pendenza dei versanti, - rimarca l'esperto - è ovvio che qualsiasi intervento può avere conseguenze del tutto inaspettate. Bisogna capire bene da dove si intende uscire e come si vuole collegare Terragnolo a Marco. Anche perché l'intera area dello Zugna è considerata zona rossa, già in passato caratterizzata da grandi frane. E non va dimenticato che anche la zona della Posina presenta notevoli criticità. In sintesi tutto il progetto del collegamento tra il Veneto e Rovereto Sud, che appare tra i più difficili da realizzare tra quelli proposti, presenta problemi di tipo gravitativo, geologico ed idrogeologico». 

Ecco dunque che se da una parte l'idea di portare una gran quantità di traffico e merci dal Veneto alla Vallagarina può far comodo ad alcuni, il costo ambientale, economico e sociale appare davvero imponente. «Costi e benefici: se ne parla sempre, e a volte anche a sproposito. Perché in questo caso non provare ad analizzarli con serietà e serenità?» ribatte Finotti.

comments powered by Disqus