Maltempo, Conte: «Pronto un miliardo di euro»

Approderà nel corso della settimana in Consiglio dei Ministri la richiesta di stato di calamità avanzata dalla Provincia di Trento, al pari di quelle richieste da tutti gli altri territori colpiti dall’ondata di maltempo.

Ad annunciarlo è stato, ieri, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha precisato come in questo modo sarà possibile stanziare «le prime somme necessarie a procedere più celermente». Conte ieri, dopo aver visitato la Sicilia in cui il maltempo ha causato dodici vittime, ha annunciato lo stanziamento di un miliardo di euro «per interventi di sicurezza del territorio, per proteggere e salvaguardare le vite umane». Quest’oggi sarà il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, a firmare ufficialmente la documentazione dal Friuli Venezia Giulia. Il ministro Riccardo Fraccaro ha poi parlato di uno stop alle tasse per i residenti colpiti: «Vogliamo sospendere gli obblighi fiscali e procedere agli indennizzi per consentire a cittadini e imprese di ripartire». Nel frattempo, ieri, come del resto sta accadendo senza soste da ormai una settimana, operai, tecnici, soccorritori e volontari hanno proseguito gli interventi per riportare quanto più rapidamente possibile la situazione alla normalità.

Per quel che riguarda i trasporti, oggi sarà riattivata lungo tutta la tratta la ferrovia Trento Malé: dopo aver lavorato senza sosta per tutto il fine settimana, operai e tecnici hanno potuto ultimare i lavori di risistemazione del tracciato della ferrovia Trento Malé, pesantemente danneggiato a valle della Rocchetta. Una corsa di prova è stata effettuata nel pomeriggio di ieri, dando esito positivo. Per permettere ad ogni modo una ultimazione completa degli interventi, anche nella mattinata di oggi il tratto tra Cles e Mezzolombardo e viceversa sarà coperto da corse di autobus sostitutivi. La linea ferroviaria sarà attiva nella sua interezza a partire dalle 12 circa, quando i convogli potranno transitare lungo tutto il tracciato, dal capoluogo alla valle di Sole.

Altre riaperture dovrebbero interessare in giornata il tratto della statale 50 di passo Rolle tra Siror e San Martino di Castrozza in Primiero (dove ieri è stato in visita il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, ne riferiamo nel pezzo qui sotto). Una riapertura parziale: la strada sarà percorribile dalle 6.30 alle 7.30, dalle 13 alle 14 e dalle 18.15 alle 19.15 solo per chi lavora e ha necessità importanti. Il passaggio sarà consentito in via straordinaria nel cantiere ai mezzi con peso massimo di 7,5 tonnellate.
Dovrebbe venire riaperta in giornata anche la statale 239 di passo Campo Carlo Magno tra Madonna di Campiglio e Dimaro, dove ieri i vigili del fuoco di Campiglio sono intervenuti per un allagamento in un condominio.
Resta invece ancora chiusa la strada che da Vermiglio sale al Tonale: in particolare resta critica la situazione nel tratto a monte della località Dossi, dove parte della carreggiata è franata, con detriti e materiale che minaccia le abitazioni sottostanti, tuttora evacuate.
A Dimaro e nella zona dell’alta valle di Sole resta in numero maggiore di persone costrette a rimanere fuori casa: anche ieri decine e decine di vigili del fuoco volontari, giunti a supporto dei corpi locali anche dalla valle di Non, hanno continuato a lavorare al fianco di operai e tecnici per far rientrare la fase più critica dell’emergenza.

Ieri è stata una giornata di febbrile lavoro al passo Fedaia: fin dalla mattinata i vigili del fuoco permanenti di Trento sono saliti in valle di Fassa con una idrovora per permettere l’abbassamento del livello del piccolo specchio d’acqua che si trova a ridosso del passo, tra il lago ed il confine con il Veneto. Sulle sponde del laghetto si trova una cabina che a causa delle piogge di questi giorni è stata sommersa, causando ripercussioni sull’erogazione di energia elettrica per migliaia di utenze nell’Agordino. Non è possibile riattivarla - e dunque ripristinare le utenze - finché il livello dell’acqua non cali al di sotto della cabina stessa. Sempre per quel che riguarda l’area della valle di Fassa, sono numerosi i vigili del fuoco dei vari corpi che in queste ore hanno raggiunto proprio il Bellunese (box a lato) per prestare la loro opera nonostante anche la val di Fassa sia stata tra le zone più colpite, assieme alla valle di Fiemme con le aree di Tesero e Molina.

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