Borrelli: complimenti al Trentino, intervento al top

Il Trentino «Ha operato bene, e gestito l'emergenza in maniera impeccabile».  il primo commento di Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile Nazionale, appena atterrato all'aeroporto Caproni di Trento peril sopraluogo alle zone colpite dal maltempo.

Borrelli è stato ricevuto dal Presidente della Provincia uscente Ugo rossi, dall'assessore uscente Tiziano Mellarini e dal nuovo governatore Maurizio Fugatti. Lo accompagneranno in elicottero in volo sulle zone colpire, visitando Dimaro, la Val di Fiemme e Fassa.

Un volo di un’ora sulle vallate del Trentino devastate dal maltempo, l’incontro a Dimaro con i soccorritori, la riunione con i vertiti della Provincia autonoma di Trento e i responsabili della complessa macchina dei soccorsi. Stamattina, Angelo Borrelli, capo della Protezione civile italiana, è arrivato a Trento per toccare con mano l’entità dei danni e la portata degli interventi necessari alla ricostruzione di ponti, strade, abitazioni, capannoni industriali e, non ultimo, di un territorio ferito dalla furia dell’acqua e del vento. Ad accompagnarlo, durante la perlustrazione aerea, c’erano il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, quello uscente Ugo Rossi, l’assessore provinciale Tiziano Mellarini, e i capo della Protezione civile del Trentino, Stefano De Vigili. «Il Trentino ha agito con tempestività e competenza nel momento dell’emergenza, offrendo ai cittadini la risposta adeguata ai bisogni. A voi va il ringraziamento personale e dell’intera nazione per quanto avete fatto e per l’impegno che metterete nell’opera ricostruzione», ha sottolineato Borrelli, nel corso della riunione con la Protezione civile del Trentino, presso il nucleo elicotteri di Mattarello, durante il quale ha annunciato l’ipotesi di chiedere il contributo dell’Unione europea al finanziamento della ricostruzione anche nella nostra provincia.

E’ un Trentino dalle tonalità scure, non solo per le condizioni meteo, quello che ha scorto Angelo Borrelli, capo della Protezione civile italiana durante la sua ricognizione di stamani in val di Sole e sulle altre zone segnate (Pinè e parte della val di Fiemme) dalle devastazioni del maltempo. Ma è anche un Trentino vivo che, superata la drammaticità dell’emergenza, si è già rialzato e già sta lavorando alla ricostruzione di un tessuto ambientale, sociale ed economico.

Durante la riunione con l’unità di crisi della Protezione civile trentina, Borrelli ha preso atto del lavoro già svolto in pochi giorni: la maggior parte della rete stradale riaperta, ripristinati luce e gas, monitoraggio continuo del territorio per gli interventi di consolidamento e la conta dei danni.

«Siamo onorati - ha esordito il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti - di avere l’attenzione della Protezione civile nazionale. Il Trentino ha saputo reggere l’urto di un evento naturale che non ha riscontri negli ultimi 50 anni e che avrebbe potuto avere effetti devastanti se in passato non fosse stata portata avanti un’importante opera di cura e prevenzione sul territorio». Secondo Fugatti è ancora prematura una stima dei danni che dovrà essere fatta nel più breve tempo possibile così da consentire alla nuova giunta provinciale di decidere le misure da attuare, dopo la dichiarazione dello stato di calamità pubblica del precedente esecutivo. Il presidente Fugatti ha voluto ringraziare l’impegno della Protezione civile: «In questi giorni migliaia di persone - tra questi vigili del fuoco, volontari, tecnici e professionisti - hanno lavorato in maniera incessante per garantire la gestione il superamento della fase emergenziale. A loro va tutto il nostro ringraziamento e la presenza di Borrelli oggi è la conferma dell’attenzione per un modello trentino che è riferimento in Italia».

Accanto a lui c’era il presidente uscente Ugo Rossi che ha garantito, con il collega di giunta Tiziano Mellarini, il passaggio di consegne alla nuova maggioranza. «Le istituzioni vengono prima di ogni cosa - ha detto Rossi che, rivolto a Fugatti, ha aggiunto: Il presidente potrà contare su persone di straordinaria professionalità ed impegno. Da cittadino mi sento tranquillo nell’affidare a questa Protezione Civile il futuro e la ricostruzione delle aree flagellate dal maltempo».

«Il Trentino è un modello di cura e prevenzione del territorio, così come di organizzazione e gestione della Protezione civile - ha riconosciuto Angelo Borrelli - Pur nell’emergenza ho visto due presidenti, Rossi e Fugatti, lavorare di comune accordo con grande senso di responsabilità e questo è indice del livello di responsabilità delle istituzioni trentine».

Borrelli è tornato sulla visita ai luoghi del disastro: «La vista dei boschi del Trentino, soprattutto quelli orientali, è impressionante, così come la zona di Dimaro testimonia la forza del fenomeno. Voglio ringraziare tutti i responsabili della Protezione civile e le squadre impegnate sul territorio per quello che hanno fatto fino ad oggi e per come hanno gestito la bufera, certo annunciata annunciata ma che si è poi rivelata la più importante degli ultimi 50 anni, maggiore dell’inondazione del 1966. Se non ci fosse stato il vento, i danni sarebbero stati certo importanti ma più limitati».

Parlando del futuro Borrelli ha evidenziato il lavoro per la sistemazione di infrastrutture e territorio: «Il paesaggio appare fortemente compromesso in vaste aree e ci vorranno anni per misurarci con i rischi geologici e valanghivi, dovuti all’assenza delle piante. Ma credo che il Trentino saprà misurarsi con la nuova realtà e trovare le contromisure adeguate». Nella tarda mattinata il capo della Protezione civile è partito alla volta di Tolmezzo per il sopralluogo in Friuli.

Infine un aggiornamento sulla situazione strade. La statale 50 del passo Rolle è stata riaperta tra San Martino di Castrozza e Paneveggio, così come la Provinciale 81 del passo Valles è transitabile tra Paneveggio e il passo che segna il confine provinciale verso Belluno. Da stamani è aperta anche la Provinciale di Pampeago, nel tratto tra Tesero e Stava, interessato da smottamenti e schianti.

Ecco il panorama della situazione maltempo questa mattina.

SFOLLATI

Nell’unico centro di accoglienza aperto della Croce Rossa -  Hotel San Camillo di Dimaro - sono 92 la persone ospitate. Hanno chiuso tutti gli altri centri di accoglienza: Trento, Ziano, Rovereto, e Valsugana.

ENERGIA ELETTRICA

Ripristinato il tratto da Predazzo a Moena. Da domani si lavorerà a Storo per sistemare la linea dell’alta tensione verso Giustino. E con questo intervento si considerano chiuse le emergenze. Ei prossimi giorni si lavorerà alle riparazioni della rete ordinaria. Per quanto riguarda le utenze private non raggiunte siamo passati dalle 380 utenze private di mercoledì alle 240 di ieri sera. Si tratta di abitazioni fuori dal centro abitato nelle zone di Moena e Valsugana (Bedollo, Borgo, Ronchi e Scurelle).

GAS METANO

In val di Fiemme sono state ricollegate tutte le utenze private mentre da domani il gas tornerà anche negli impianti artigianali e industriali di Fiemme e Fassa.

TRASPORTI PUBBLICI 

Funzionano regolarmente le Ferrovie del Brennero e Valsugana, mentre sono una decina i cantieri sulla Trento Malè dove si lavora (soprattutto a Dimaro e Masi di Vigo) per riaprire la ferrovia entro la giornata di lunedì. La Trento Malè è funzionante da Trento a Mezzolombardo, da dove si prosegue in bus fino a Malè. 

FIUMI E TORRENTI

Ieri giornata è stata dedicata ai monitoraggio degli argini dei fiumi e torrenti. Queste le zone controllate: Stravino, Spiazzo Rendena, Valle di Non e Sole, Mattarello, Valsugana (ripristino argine del Brenta a Borgo), Primiero e Vanoi, Fiemme (Ziano e Predazzo), e Folgaria (Rio Cavallo).

METEO

Ieri le precipitazione si sono concentrate dalle ore 6 a mezzogiorno, quando sono caduti dai 25 ai 48 millimetri, soprattutto nel versante orientale del Trentino. La neve si segnala sopra ai 1200 metri. Vento meno intenso, soprattutto nelle valli. Valanghe: il prossimo inverno il rischio sarà molto più alto a seguito degli ingenti danni subiti dalle aree boschive. Interi versanti delle montagne sono stati spogliati del bosco.

BACINI MONTANI

Nei prossimi giorni il personale sarà chiamato a mappare le zone colpite dagli schianti per decidere il piano di rimozione delle piante.

GEOLOGI

Segnalano una frana a Canazei, qualche problema a Terragnolo e in Valsugana. mentre è continuato anche oggi il monitoraggio delle zone più colpite dall’ondata di maltempo.

VIGILI DEL FUOCO 

50 vigili di Mezzolombardo sono stati impiegati a Canazei in interventi che finiranno oggi. In queste ore si stanno valutando le richieste di uomini per Dimaro e Bresimo. 

STRADE

Ieri le strade chiuse erano. La situazione migliorerà nettamente nei prossimi 2 o 3 giorni quando si ultimeranno i lavori che garantiranno la riapertura (completa o parziale)  delle principali statali chiuse: Passo Rolle (dopo Siror e da Bellamonte), passo Fedaia (problemi verso Belluno), San Pellegrino, Costalunga e Stramentizzo. Sul versante occidentale del Trentino, è riaperta la statale Mendola - Tonale (il tratto da Vermiglio al passo è consentito solo al traffico leggero) mentre è chiusa ancora la statale verso Campiglio. La Valdastico rimarrà chiusa ancora nei prossimi giorni per interventi importanti da località Buse verso il confine provinciale, mentre è stata riaperta la statale della Fricca, da Pian dei Pradi verso Carbonare. Per quanto riguardano le riaperture si contano i tratti da Civezzano a Fornace (Provinciale 71) e verso Montevaccino (senso unico alternato).

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